Mi ha colpito molto l'immagine della madre di Alessandro Bini passata in un telegiornale notturno e poi trovata sul Romanista e a voi riproposta nell'album allegato.
Il figlio di quattordici anni, giocando una partita giovanissimi del campionato organizzato dalla F.I.G. C. , è caduto durante un'azione di gioco ed è morto sul colpo a causa di un tubo sporgente e non coperto. Il fatto è accaduto a Roma sul campo in gestione all'Almas. Alessandro giocava nella Polisportiva Cinecittà Bettini. L'autopsia ha chiarito la causalità e la casualità dei fatto.
Mi ha colpito , nella foto, di questa madre l'occhio forte e ancora di più il salvadanaio in mano. E' ripresa con sullo sfondo un campo di periferia. Annuncia la costituzione di una Fondazione intitolata al figlio per sensibilizzare le autorità contro le incurie sui campi di calcio dilettanti e giovanili.
Ho cercato e trovato con molta fatica scarne notizie su Internet a proposito di questo tragico episodio. Mi ha colpito molto questo silenzio di fronte agli assordanti titoloni seguiti al laghetto della juventus. Ho composto subito un album che vuole esprimere la nostra solidarietà e e la nostra partecipata attenzione.
Il sindaco di roma all'epoca dei fatti, Valter Veltroni, non risulta abbia pubblicamente espresso attenzione a questa tragedia. Voglio fargli un appello, ora che è candidato a premier o a capo dell'opposizione. Testimoni la sua vicinanza alla famiglia e si impegni per recuperare, in tutta Italia, quel minimo di di dignità civile e di rispetto umano che impedisca o limiti all'eccezionale queste tragedie.
I drammi del laghetto e di roma sono la punta di un iceberg che rischia di colpire qualsiasi povero, inconsapevole, presidente di una piccola società senza soldi come ultimo capro espiatorio. Se la cultura sportiva nostra non palesa neppure attenzione a drammi simili vi è la fondata possibiltà di pensare che sia un problema non solo di cultura sportiva. I soldi e il tempo libero di un ragazzo devono trovare sintesi più intelligenti di quelle trovate sinora.
La madre di Alessandro ci dà una grande lezione spostando l'attenzione dal suo dramma personale ai problemi quotidiani di tutti noi che la domenica giochiamo su sgangherati campi di periferia o su certi sintetici dannosi.
Grazie Signora !
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Scritto da nanus |