Persa la terza finale

Il Marino è stato più forte di noi nella capacità di concentrazione e di interpretazione della partita. Serve più fame per conquistare tre punti e anche se il gioco è stato in crescita rispetto alla partita precedente non è aumentata la coesione di obbiettivi così che giustamente abbiamo pagato. I tre goal in pochissimi terminali minuti testimoniano quanto detto e, seppur bugiardo assai, il punteggio è giustamente a favore dei nostri corretti avversari.

HO VISTO

Una squadra troppo timida e poco coesa nel perseguimento degli obiettivi è stata battuta da un quarto d'ora di maggiore determinazione degli avversari. Sia nel primo che nel secondo tempo ci hanno colto impreparati di fronte alla loro accellerata finale. Nel resto del partita, seppure coi singoli in crescita rispetto alla partita precedente, si è data un'interpretazione diversa da quella richiesta addossando alla difesa troppa responsabilità senza interpretare correttamente l'ambiente di gioco.

IL BICCHIERE MEZZO VUOTO

Il gioco era evoluto e senza sufficiente attenzione alle posizioni. Troppi palloni persi in attacco e carenza di lucidita mentale e tattica in molte fasi difensive. Poche conclusioni e nessun traversone.

IL BICCHIERE MEZZO PIENO

Correttissimo il comportamento disciplinare ed esemplare la serenità di comportamento nella sconfitta. Singoli in crescita anche se la traduzione in modalità di gioco resta per molti casuale.

DA RICORDARE

Sul vecchio campo del river mosso spero si sia lasciato tanto del nostro passato. La palesità delle "diagnosi" contrasta, a mio avviso, in modo sempre più eclatante con la pigrizia di accantonare superate e deleterie convinzioni di alcuni. Poichè alto era il numero dei singoli coinvolti, quest'operazione di chiarezza, rappresentata dal mese alle spalle, è stata assai dolorosa. Dignitoso assai è stato il modo in cui i singoli hanno fatto pagare alla squadra le proprie manchevolezze. Confermo anche la mia convinzione sulla giustezza della strada intrapresa MA , seppur rispettando qualsiasi dolorosa elaborazione, VORREI FOSSE CHIARO che non mi interessa una quiete, tanto "borghese", e assolutamente perdente. Serve chiarezza di pensiero e di parole tra uomini. Restano immutate le nostre forze, le nostre possibilità, e la scintilla del futuro, spero e credo, innescherà una primavera che molti meritano sia di soddisfazioni e successi.