La vittoria di misura con il Santa Rita ci regala la matematica certezza di mantenere la Categoria. In un anno pieno di avversità raggiungiamo la salvezza a Marzo, con ancora cinque partite da disputare. La bravura e la fortuna che ci hanno portato qui potremo analizzarle con calma per rinforzarci e curare i punti deboli. La sostanza però del risultato raggiunto è grande. I nostri ragazzi , umilmente e con fatica, hanno sommato le vittorie, molte di misura, e i pareggi che ci permettono questa impresa, per la nostra società, storica. Dove non eravamo riusciti due anni fà con peppe, fabio e salah siamo invece riusciti quest'anno con alessio, andrea e marco. Il gruppo è lo stesso che ci ha inebriato nella primavera 2009 con una promozione improbabile e stupenda. Non era il canto del cigno, l'impresa eroica che diventa irripetibile e che si consegna alla storia della propria adolescenza o gioventù. Questo campionato operaio conferma la volontà di crescere e di migliorare di questo eccezionale gruppo di ragazzi. Senza spaventarsi per un girone di ritorno giocato senza il portiere titolare abbiamo pazientemente fatto il nostro dovere, con pochi sorrisi, tanta capacità di sofferenza e tanta speranza per il futuro. Grazie alle prodezze delle prime cinque partite e alla solidità umana del gruppo non solo manteniamo una categoria ma, cosa assai più importante, preserviamo le possibilità di futuro, arricchiamo le nostre qualità tecniche, impreziosiamo il palamares personale di giovani giocatori che aggiungono l'unico successo che gli mancava, il sapersi salvare. Ci salviamo con il solito stile pulito e sereno, senza furbate e stringendo la mano dei nostri avversari, quasi sempre, non solo con dignità ma anche con lealtà reciproca.

I fari spenti intorno a queste vittorie oscure non  fanno risaltare con evidenza, nell'immediatezza, tutti i meravigliosi dettagli. I mesi prossimi saranno invece riscaldati da una consapevolezza importante e nuova per il futuro. Al giovedi stiamo giocando veramente bene e poco per volta sapremo portare in campo anche alla domenica nuove più consapevoli idee di gioco. E' stato un anno importante per la crescita personale e calcistica di molti di questi ragazzi.

Vedere oggi i nostri ragazzi, sereni, inneggiare, nello spogliatoio, al loro portiere di giornata ha collegato, grazie al campo, la storia nobile del nostro passato con quella che vogliamo costruire. Nico, esempleare e determinante, consegue a 40 anni quella salvezza che decise di lasciare nello spogliatoio del campo davanti alle Grù. E' immediata la sintonia tra questo pezzo di storia che scende in campo a regalarci le ultime energie pedatorie e i ragazzi rinsaldati nell'animo dal trovarsi per una volta un adulto amico e forte. La frase di complimenti schietta e sincera che beppe ha fatto al proprio portiere è stata per il vecchio mister un passaggio delle consegne avvenuto non nello spirito, ma sul campo. Ieri al nostro Presidente Onorario, Franco Crocetti, abbiamo trasmesso la vicinanza e l'affetto della nostra squadra. Oggi con merito e onore a lui dedichiamo questa stagione 2009-2010.

Stiamo imparando a soffrire e saranno problemi per le altre squadre quando il grande cuore che quest'anno ha vestito la nostra maglia diventerà maturo e consapevole, non solo emotivamente immenso.