Fanciulli allo Stadio di Umberto Saba

Le 5 poesie sul gioco del calcio.

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Fanciulli allo Stadio di Umberto Saba
Le 5 poesie sul gioco del calcio.
Fanciulli allo Stadio
 
Galletto
è alla voce il fanciullo; estrosi amori
con quella, e crucci, acutamente incide.

Ai confini del campo una bandiera
sventola solitaria su un muretto.
Su quello alzati, nei riposi, a gara
cari nomi lanciavano i fanciulli,
ad uno ad uno, come frecce. Vive
in me l'immagine lieta; a un ricordo
si sposa - a sera - dei miei giorni imberbi.

Odiosi di tanto eran superbi
passavano là sotto i calciatori.
Tutto vedevano, e non quegli acerbi

 
Umberto Saba.
 
Continuo la pubblicazione delle Poesie di Umberto Saba dedicate al calcio. Dopo "Goal" e  “Squadra Paesana” tocca a "Fanciulli allo Stadio" .
 
Del calcio Saba scriveva:
E’ (il gioco) più popolare che ci sia oggi, ed è
quello in cui si esprimono con più
appassionata evidenza le passioni elementari
della folla. L’atmosfera che si forma intorno a
quegli undici fratelli che difendono la madre è
il più delle volte così accesa da lasciare
incancellabili impronte in chi ci è vissuto
dentro. E questo per non parlare della bellezza
visiva dello spettacolo, dei gesti necessari dei giocatori
durante lo svolgimento della gara.
 Che dire poi di quello che succede tra il pubblico e i giocatori quando una squadra paesana riesce a segnare un goal contro una squadra superiore (la cui superiorità molte volte è dovuta a denaro) e rinnova, sotto gli occhi dei concittadini, lucenti alle lacrime, il miracolo di Davide che vince il gigante Golia?
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Scritto da nanus
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