L' AvVEnTurA continua

14 firme importanti per la maturitą e il nostro futuro

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14 firme importanti per la maturitą e il nostro futuro

Pareggiata la nona finale

Il cuore è lieve alla fine dei 6 minuti abbondanti di recupero.Due goal di testa e un tiro da fuori al volo di sinistro hanno voluto dire pareggio. Abbiamo giocato l'ultima mez'ora in dieci per una doppia ammonizione e nel momento cruciale abbiamo trovato la forza di un goal che non permette l'ennesima beffa. Due volte avevamo perso 3-2 immeritatamente; questa volta la reazione c'è stata ed è stata coronata da un'emozione grande. Vi assicuro che, stante la situazione, 99 squadre su 100 non ci avrebbero neppure provato.

HO VISTO

E' chiara la volontà di non mollare e matura assai la risposta ai duri colpi subiti nelle partite precedenti. Per chi conosce l'anima profonda della squadra che fu, penso si debba ritornare a san michele san grato per trovare analogie altrettanto forti. La differenza è che allora riuscimmo a non affogare ed ora invece portiamo casa esperienza preziosa in seconda categoria. Un'esperienza che puo catalizzarsi in modo assai rapido con le qualità accresciute dal lavoro e dal sacrificio di queste ultime settimane.

IL BICCHIERE MEZZO VUOTO

Si gioca a nervi scoperti e in alcuni momenti topici ad alcuni emergono i limiti attuali di tenuta psico fisica. Non mi è piaciuta la premessa precedente all'ingresso di ciro. Non siamo capaci di capire la possibile chiusura della partita sul 2-0 e diamo appigli al capotamento del match.

IL BICCHIERE MEZZO PIENO

Grandi dimostrazioni di diponibilità dei giocatori più forti e più in forma danno sostanza ad una squadra che poteva meritare anche di più. L'ultimo quarto d'ora torna nostro e ben sappiamo quanto questo conti. Chi si allena ottiene i risultati migliori ma le soddisfazioni possono essere divise tra tutti per il grande impegno e sacrificio dimostrato.

DA RICORDARE....

Il sole alto riscaldava tiepidamente un fredda e limpida domenica d'autunno. Ho avuto la fortuna di vivere queste partita sugli spalti: le tribune di ferro del san donato una volta chiamato carrara e di cui sia  franco che io abbiamo, oggi, ricordato le cabine adibite a spogliatoio anzichè il campionato vinto o una delle tante avventure qui vissute. Sedendomi con beppe, all'inizio della partita, abbiamo preso il centro lasciando quell'angolo a sinistra in cui mori la speranza di esistere della nostra juniores. Dopo pochi minuti vediamo i primi nostri tifosi stretti che pagano il biglietto per entrare e entrano. Almeno venti ragazzi saranno alla fine quelli che dopo avermi salutato, e pagato il biglietto, hanno vissuto con i soliti stupendi cori la LORO partita. Man mano che saliva la tensione mi sono via via isolato, quasi in trance, da quelle emozioni vicinissime e alla fine della partita ricordo solo un gran mal di testa. Il solito centinaio di persone ha visto e sentito questi giovanotti amici di davide, e davide anch'essi, divertirsi e portare una carica nuova in un mondo sonnacchioso. Il bello è che questa carica traduceva fedelmente le paure, gli sgomenti, le esaltazioni, i successi dei protagonisti in campo. Miki ci ha fatto sognare con una doppietta fondamentale ma come non ricordare il corner di bob con la testa vincente di fabio84, l'ucita palla al piede di paolino allo scadere, le parate di luca o i lampi di classe, oggi particolarmente importanti, di totò. Potrei arrivare a 14 ma non sarebbe sufficiente perchè beppe e uama in tribuna o paolo in panchina non erano meno importanti. Domeniche come queste ci conciliano col calcio VISSUTO. Tutto capita nella settimana in cui gli album di ivo svettano nelle visioni, un dj viene ucciso all'autogril e tutti fingono d'interrogarsi sugli ultras. Una partita avventurosa ci dice che l' AvVEnTurA continua.



Scritto da nanus
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