Ricordando Ale

La squadra forte la faremo...

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Ricordando Ale
La squadra forte la faremo...

Giovedi al campo, tra le altre cose, ho richiamato ed evidenziato questa new  che avevo pubblicato sulla mia home:

Lillo ricorda ale - New del 14-05-07

Utilizzando il form di alessioforever, lillo pubblica la sua dedica per il campionato vinto. La leggo, come amministratore del sito, appena tornato dalla riunione del torneo degli amici che vede 14 squadre della zona iscritte. Non era un messaggio concordato e il nostro capitano ha messo per iscritto quello che anch'io pensavo, che tutti noi vecchi pensavamo. Domenica, dopo la partita, andando alla grigliata, son passato davanti al campeggio in cui ale ha passato l'infanzia. Lo stavano sbaraccando e che ci siamo passati per caso (conduceva asto la carovana di macchine) l'ho visto ovviamente come un segnale del destino. Dopo il terzo goal, come spesso in questi anni, ho alzato le braccia e lo sguardo al cielo. Per chi crede è una certezza, per me, ancora ateo, è stato spesso in questi anni, e non solo con ale, sentire uno spirito comune. 

Ieri , in cinque, siamo andati al cimitero. Vi abbiamo trovato il padre. Siamo stati cinque minuti in compagnia del nostro amico. Non da soli, ma in cinque. Non scrivo altro.

Stamane ferruccio, rinnovando la sua disponibilità, faceva esplicitamente riferimento nella sua mail a una mia frase di sette anni fa sulla squadra forte che avremmo fatto. Non sapeva. ferruccio. che proprio giovedi mi ero soffermato davanti ai ragazzi su quella frase dicendo pressapoco questo.

"Credevo di aver chiuso i conti con quell intento dopo la juniores e la vittoria col parella. In realtà la nostra storia, indissolubilmente legata ad ale, sta trovando amplificazione e certi motivi e valori riemergono ad ogni tappa di crescita. Da sei mesi non nominavo il nome di ale per non mischiarlo con la quotidianità della nostra vita calcistica. Ora, da voi stessi, emergono i legami con l'attualità. Invito tutti a ricordare e apprendere da dove siamo partiti."

Pensavo, senza volermi dilungare, al capitolo iniziato quest'inverno nella tragica coincidenza del laghetto. Il Muro del Castelfiorentino ci ha fatto riflettere, in questo settimo anno, e abbiamo visto che le nostre solitudini di allora trovano ora confronto molto più rapido grazie a Internet. Quel seme sta generando una nuova cultura del fare sport. Per noi ma ci pare anche per altri.

La vita, rappresentata dall'anno vincente dei Tre_90 , ha prevalso sulle tante coincidenze che ci avrebbero portato ai bordi di quel laghetto. Non è ancora tempo per dire ma certamente l'intuito e l'istinto di questi 90, anche se appare atipico, è molto più vitale di quello che avevamo noi sette anni fa.

D'improvviso domenica abbiamo trovato alla fine della partita di givoletto a festeggiare con noi l'ultimo mister di ale, il gradito angelo mezzela. Ha ragione ferruccio che il campionato vinto è una tappa e che il percorso restante è insidioso e faticoso. Di certo la nuova tappa è partita da givoletto dove morì una giovane staffetta partigiana cui intitolarono una squadra di campidoglio ospitata, a suo tempo, dal circolo comunista di piazza risorgimento.



Scritto da nanus
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