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Si vince meglio se si gioca tra Amici |
Quando un torneo sfida i meccanismi del solito calcio |
Siete anche voi dell'idea che giocare a calcio con gli amici significhi fondamentalmente non applicarsi come si deve? Cambiereste di certo opinione se presiedeste al “Torneo degli Amici” organizzato dal Da Giau due volte l'anno presso l'oratorio S. Alfonso. L'edizione estiva che si svolge nonappena il trillo dell'ultima campanella si fa largo tra i corridoi delle scuole, coinvolge tutte le squadre che si vogliano iscrivere gratuitamente, genericamente sei di adulti (fino al '90) e tre di giovani (classi '91-'92-'93). Quella invernale è invece ad inviti e richiama solitamente la metà dei giocatori che hanno partecipato alla sessione estiva. Lo scopo del torneo è quello di scendere in campo con un team costituito appunto dai propri amici: quante volte infatti vi sarà capitato di volervi affiancare ad un compagno purtroppo già impegnato con un'altra società? Il Da Giau ha pensato giusto a questo, consentendo a chiunque di crearsi un nome e di sfruttarlo in partite di calcetto da 30 minuti circa. Il regolamento rimane quello del calcio a 11, ma l'ausilio dell'arbitro nella maggioranza dei casi non serve: è la voglia di giocare quella che viene messa in risalto, la voglia di divertirsi correttamente, senza smanie da competitività convulsa né isterismi da campionato. Il risultato da due anni a questa parte è evidente: è il ritorno alle origini di uno sport che ultimamente si è macchiato poco di sudore e troppo di sangue, una sfida a coloro che pensano che la corruzione ormai faccia parte del pacchetto. Perché su questi campi trionfa il sorriso e l'autoironia, come dimostrano alcuni appellativi delle squadre che fin'ora hanno partecipato: “Otto Von Bischer”, “Happy Mushroom”, “Scemochilegge”. Peculiare è anche il fatto che, anno per anno, mantenendo almeno i cinque ottavi della squadra è possibile conservare il nome scelto fin dal principio. Inoltre è appagante il servizio offerto da "Censi & Co." che si impegna nell'immortalare le azioni migliori in scatti poi scaricabili dal sito: www.footballdreamteam.org cosicché tutti possano dire “Io c'ero”. Nelle sette giornate in cui il torneo si sviluppa, il clima è disteso, l'aria afosa dell'estate che preme è resa più leggera dall'onestà e il fair play che si fanno largo tra i tacchetti e i numeri di maglia. In palio ci sono una coppa e un premio speciale al miglior capitano. Ma ciò che si vince in realtà, è molto di più.
di Giulia Palmieri
Scritto da zicoria |
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