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    Fondazione Giulio Einaudi  (1604 Click)
    Nella casa di De Benedetti prosegue la catalogazione del fondo familiare. Artefice il nipote Malcolm
    14/08/2008
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    Cultura
     

     

    Giulio Einaudi (Dogliani2 gennaio 1912 – Magliano Sabina5 aprile 1999) è stato un editore italiano, fondatore della casa editrice che porta il suo nome.

    Nacque a Dogliani, in provincia di Cuneo, da Luigi e Ida Einaudi, il 2 gennaio 1912. Suo padre sarebbe diventato, trentasei anni dopo, presidente della repubblica italiana.

    Frequentò il liceo-ginnasio Massimo d'Azeglio a Torino, dove fu allievo dell'antifascista Augusto Monti. Fece quindi parte di una "confraternita" di ex-allievi del liceo d'Azeglio, fra i cui membri figuravano Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Ludovico Geymonat, Franco Antonicelli e altri.

    Il 15 novembre 1933, appena ventunenne, fondò la «Giulio Einaudi Editore», con sede a Torino al terzo piano di via Arcivescovado 7, nello stesso palazzo che era stato sede dell'«Ordine Nuovo» di Antonio Gramsci.

    Nel 1971 fu tra i firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'espresso contro il commissario Luigi Calabresi.

    Dopo 64 anni di lavoro come editore, Giulio Einaudi andò in pensione il 4 settembre 1997 all'età di 85 anni. Morì il 5 aprile 1999 a 87 anni.




     
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