L'album di Esedra per l'unico uomo che ha allenato Juventus e Torino, riscuotendo stima e rispetto unanime
Dal Sito della Juventus
28 maggio 2009
La Juventus piange Ercole Rabitti
Un grave lutto ha colpito la famiglia bianconera: è scomparso Ercole Rabitti. Il suo nome è molto legato a quello della Juventus, considerati i suoi molteplici incarichi ricoperti.
Dapprima come giocatore, cresciuto proprio nel settore giovanile bianconero, prima di esordire in Prima Squadra nel 1940. Nella sua lunga carriera, durata fino al 1959, milita anche in squadre come Casale, Cuneo, Spezia, Viareggio, Como, Fanfulla, Cecina ed Anconitana, fino all’Asti con cui chiude l’attività.
Nel 1961 il ritorno alla Juventus. Gli viene affidato il settore giovanile. Lega il suo nome anche alla panchina bianconera. Dapprima per una breve parentesi al termine della stagione 1963/64, vincendo un Trofeo Città di Torino. Poi, la più significativa, nel 1969/70: subentra dopo sette giornate all’esonerato Carniglia e porta il gruppo a ridosso della vetta – occupata dal Cagliari - al termine di un lungo inseguimento.
Nella sua lunga carriera nel mondo del calcio, vanta anche una significativa esperienza con il Torino, di cui si occupa sia del vivaio che della prima squadra, guidata nelle stagioni 1979/80 e 1980/81.
Ercole Rabitti era nato a Torino il 24 agosto 1921. Tutta la Juventus ne ricorda la figura e si unisce al dolore della famiglia.
Il Presidente Urbano Cairo, insieme al Consiglio d'Amministrazione, i dirigenti, i dipendenti, i tecnici, i calciatori e l'intero settore giovanile del Torino Football Club Spa, piange la scomparsa di Ercole Rabitti, grande maestro di calcio ed indimenticabile colonna della storia del club.
E' stato legato ai colori bianconeri, ma per una parte della sua lunga vita di calcio ha vestito il granata, ed è stato l'ultimo colore che gli sia rimasto addosso. Ercole Rabitti, calciatore dagli anni '30 agli anni '50, è stato allenatore del Torino a cavallo tra i '70 e gli '80, quando prese il posto di Radice (mossa che fece clamore, ma che portò anche la svolta nei risultati) portando anche la squadra alla finale di Coppa Italia (persa poi contro la Roma). Proprio dopo il Toro (dimissionario nel successivo campionato) lasciò l'attività di allenatore professionista.
Rabitti è scomparso quest'oggi, all'età di 87 anni. Chi ha avuto la fortuna di lavorare alle sue dipendenze lo ricorda soprattutto come un formatore di uomini. E' stato uno dei maestri del Filadelfia, veniva considerato l'incarnazione del "Seminatore d'oro" (gli venne conferito quello "di platino"), nel capoluogo piemontese ha gestito con profitto i settori giovanili della Juventus prima, del Torino poi, quindi del Barcanova, ovunque insegnando. Il mondo granata lo piange, e tutto il mondo del calcio lo ricorda con devozione e affetto.