Ernesto Castano

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Ernesto Castano
Castano alla Juventus nel 1967
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 1971
Carriera
Giovanili
1948-1956 Balsamese
Squadre di club1
1956-1957Legnano26 (0)
1957-1958Triestina31 (0)
1958-1970Juventus265 (6)
1970-1971L.R. Vicenza5 (0)
Nazionale
1959-1969Bandiera dell'Italia Italia7 (0)
Carriera da allenatore
197?JuventusGiovanili
Palmarès
 Europei di calcio
Oro Italia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ernesto Càstano (Cinisello Balsamo, 2 maggio 19395 gennaio 2023[1]) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore. Con la nazionale italiana è stato campione d'Europa nel 1968.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il fratello minore Giuseppe (1942) è stato a sua volta un calciatore, con una carriera nelle giovanili della Juventus[2] e in seguito nelle serie minori italiane.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Castano, in maglia juventina (a sinistra), batte il portiere del Lokomotiv Plovdiv per il definitivo 3-1, Coppa delle Fiere 1969-1970

Poteva giocare indifferentemente come stopper,[1] libero[1][2] o terzino,[2] in un tourbillon tattico che si protrasse per l'intera carriera agonistica.[1] Proprio tale duttilità, in un calcio che stava iniziando a porre sempre più attenzione anche sui sistemi difensivi, ne fece a posteriori un precursore nell'evoluzione vissuta dal ruolo del difensore centrale:[1] «coraggioso, fisicamente prestante, dotato di un passo corto e rapido»,[2] si poneva come un elemento che, oltre alla marcatura, era capace di comandare l'intera retroguardia nonché proporsi occasionalmente anche in fase offensiva per cercare la rete.[1]

Descritto come «carattere d'acciaio, ginocchia di cristallo», la sua carriera fu minata da numerosi infortuni:[1] in particolare, seppe superare la rottura di tre menischi, in un'epoca in cui un simile infortunio poteva spesso significare la fine anticipata dell'attività.[1][2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Castano (in piedi, secondo da destra) nel Legnano della stagione 1956-1957

Cresciuto nella Balsamese, nel 1956 passò in Serie B al Legnano con cui si affermò immediatamente titolare nonostante fosse appena diciassettenne. L'anno successivo approdò alla Triestina, sempre tra i cadetti, con cui vinse il torneo cadetto del 1957-1958 prima di accasarsi l'estate seguente alla Juventus.

Coi piemontesi esordì in Serie A il 22 novembre di quell'anno contro il Bari, a vent'anni, quando i torinesi avevano appena vinto il loro decimo scudetto. Agli esordi a Torino, pur da rincalzo prese parte all'epopea del Trio Magico,[1] che vide la squadra bianconera fare suoi i titoli italiani del 1960 e 1961 nonché le Coppe Italia del 1959 e del 1960.

Affermatosi negli anni seguenti tra i titolari, fino a divenire uno degli elementi più rappresentativi della Juventus degli anni 60,[1] tra i suoi successi all'ombra della Mole si contano anche un'altra coppa nazionale, nel 1965 — anno in cui, inoltre, divenne il capitano dei piemontesi[1][2] —, e soprattutto lo scudetto del 1967, rimasto nella memoria collettiva per il sorpasso all'ultima giornata sulla Grande Inter di Helenio Herrera,[1][2] ad opera di una squadra bianconera «senza stelle, ma estremamente compatta, in qualche modo a immagine e somiglianza proprio di Castano».[1]

Chiuse la carriera all'età di trentadue anni, nel 1971, dopo una manciata di presenze con il L.R. Vicenza.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Castano in nazionale

Nonostante nella Juventus fosse diventato titolare fisso solo nel 1962, già negli anni precedenti arrivò in nazionale, con cui scese in campo la prima volta il 29 novembre 1959 a Firenze nella sfida contro l'Ungheria.

In azzurro, pur giocando solo 7 partite nell'arco di un decennio (più 3 con la nazionale B), peraltro quasi tutte concentrate nel biennio 1968-1969, partecipò al vittorioso campionato d'Europa 1968 scendendo in campo dapprima nei quarti contro la Bulgaria, poi nella semifinale vinta al sorteggio contro l'Unione Sovietica e infine nella prima finale[1] contro la Jugoslavia.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Una volta chiusa l'attività agonistica tornò alla Juventus dove, nel corso degli anni 70, lavorò come allenatore nel settore giovanile.[2]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
29-11-1959 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Coppa Internazionale -
20-4-1968 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Qual. Euro 1968 -
5-6-1968 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 dts Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Euro 1968 - Semifinale -
8-6-1968 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 dts Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Euro 1968 - Finale -
23-10-1968 Cardiff Galles Bandiera del Galles 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1970 -
1-1-1969 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
29-3-1969 Berlino Est Germania Est Bandiera della Germania Est 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1970 -
Totale Presenze 7 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Triestina: 1957-1958
Juventus: 1958-1959, 1959-1960, 1964-1965
Juventus: 1959-1960, 1960-1961, 1966-1967

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1968

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1967.[3]
Medaglia d'argento al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione europeo»
— Roma, 1968.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Guido Vaciago, Addio Ernesto Castano, capitano dello scudetto operaio, su tuttosport.com, 5 gennaio 2023.
  2. ^ a b c d e f g h La Juventus ricorda Ernesto Castano, su juventus.com, 5 gennaio 2023.
  3. ^ a b Benemerenze sportive di Ernesto Castano, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 1967.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]