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A. XVIII, n. 198, marzo 2024
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Un sito al mese (a cura di Angela Potente)

Lulu: un editore on line. Ma è un vero “affare”?
di Francesca Molinaro
Il sito www.lulu.com offre, in maniera abbastanza economica, di divulgare
e pubblicare i propri lavori mediante la rete. Ma la qualità dei libri editi dov’è?


L’attuale società dell’informazione e della comunicazione ha ormai pervaso le nostre vite, cambiando radicalmente abitudini e modi di lavorare. Con l’avvento del Web 2.0 (un insieme di approcci per usare la rete in modo nuovo e innovativo), poi, basta un computer e un minimo di competenze tecnologiche per fare acquisti, vendere qualsiasi cosa, trovare lavoro, amore e chissà cos’altro, controllare il conto in banca e trasferire fondi. Ma non è tutto, grazie al www ora è possibile anche pubblicare in maniera autonoma e relativamente economica un libro, un cd o un dvd prodotto da noi. In sintesi è questa l’offerta allettante e (apparentemente) vantaggiosa proposta dal sito www.lulu.com . Basta entrare nel portale, registrarsi, caricare il proprio lavoro e con un qualche clic e poche centinaia di euro ecco pubblicato il nostro bel libro. Semplice, direte voi? Improbabile, affermiamo noi… ma vediamo perché.

 

Cosa offre Lulu

L’aspetto formale di Lulu.com non è dissimile da quello di molti siti addetti alla compravendita di prodotti (Amazon, ebay, ecc.). È molto colorato, con diciture grandi che catturano immediatamente l’attenzione degli internauti sugli elementi caldi del sito: in questo caso pubblicazione e vendita di libri, cd, dvd e altri prodotti editoriali quali brochure, album fotografici, volantini, ecc.

Il sito si rivolge sia ai singoli privati che alle aziende, offrendo un pacchetto di servizi relativamente ricchi ed accattivanti.

Secondo il sito, per pubblicare una propria creazione editoriale, un manoscritto o altro, basta cliccare sulla voce Comincia un nuovo progetto e, seguendo delle semplici istruzioni, si arriva in pochi passi alla creazione del proprio prodotto in formato pdf pronto per la stampa. Durante la procedura di pubblicazione è possibile scegliere il formato, il tipo di rilegatura e di copertina (si pesca fra vari temi, colori e sfondi), insomma un servizio non dissimile dal programma del pacchetto Microsoft Office denominato Publisher.

Questo primo passaggio su Lulu viene considerato come pubblicazione, ed è (naturalmente) gratuito, visto che si tratta di una semplicissima fase di editing. Tutto ciò si può fare senza nemmeno registrarsi e, addirittura, se ci si collega sempre dallo stesso computer, il progetto rimane salvato fra I miei progetti, senza un autore ben preciso. Con un po’ di mala fede ci si chiede se in questo modo qualcuno non si potrebbe appropriare del progetto “anonimo” pubblicato e salvato on line.

Una volta terminato il processo di pubblicazione del progetto è possibile richiedere una stampa della copia, azione che molto probabilmente sono tutti portati a compiere, altrimenti non avrebbe molto senso tutto ciò. Per questa seconda fase, naturalmente a pagamento, il prezzo è calcolato in maniera automatica dopo la creazione del progetto e varia secondo il numero di pagine, della rilegatura (a caldo, spillata o a spirale), del colore di stampa (bianco e nero o quadricromia) e anche delle copie che si vogliono stampare. Per le stampe di grossi numeri sono previsti servizi e sconti speciali. Entrambe le operazioni di pubblicazione e stampa possono essere effettuate oltre che per libri anche per calendari, album fotografici e supporti digitali. In quest’ultimo caso, il servizio sarebbe anche carino e relativamente economico, anche se i prezzi non sono dissimili da quelli di un normale fotografo, anzi in alcuni casi sono anche un po’ più alti: ad esempio far stampare un calendario personalizzato da un regolare negozio di sviluppo foto costa all’incirca 8 euro (ci siamo informati), mentre su Lulu i prezzi partono già da 9 euro e salgono a seconda della grandezza e della qualità della carta su cui si stampa, più le spese di spedizione.

 

Dalla pubblicazione alla vendita

Il vero fulcro dei servizi di Lulu, ed è quello che ci lascia più perplessi, è la messa in distribuzione di queste pubblicazioni “autonome” e “libere”.

Lulu permette di pubblicare e distribuire i libri tramite due opzioni esclusive, Pubblicato da Lulu e Pubblicato da te.

Nel primo caso Lulu risulta effettivamente l’editore del libro, il quale detiene i diritti di pubblicazione, ma non d’autore, e affida al libro un Isbn. Dopo di che, nel pacchetto d’acquisto, Lulu include l’immissione del libro all’interno di un catalogo di un grossista. Il libro, dovrebbe finire fra gli “scaffali” di Amazon e Barnes & Noble.

Attenzione però, anche acquistando la distribuzione del libro, non è detto che questo venga inserito necessariamente nel canale di vendita. Infatti, se il libro non soddisfa gli standard di distribuzione (che devono essere curati dall’autore e non da Lulu) esso verrà rimandato indietro per le modifiche. Ciò comporta una nuova pubblicazione e una nuova stampa, tutto a spese dell’autore. Ad ogni modo, il sito fornisce tutti i dettagli per gli standard della distribuzione, in modo da ridurre al minimo i margini di errore da parte dell’autore. Se l’autore, però, come spesso accade, non è pratico di progetti editoriali, è probabile che sbagli diverse volte prima che il libro sia accettato per la distribuzione, “pagando” ogni suo singolo errore!

Il secondo pacchetto di distribuzione offerto da Lulu, Distribuito da te, permette all’autore di essere l’editore stesso del libro. All’autore/editore viene assegnato (entro 3 giorni lavorativi) un proprio Isbn che viene richiesto, mediante la compilazione di un form di dati, direttamente all’agenzia statunitense che gestisce gli Isbn. “Piccola nota”: il servizio non è applicabile in Italia, ma solo negli Stati Uniti, nelle Isole Vergini statunitensi, Guam e Portorico. Il sito agisce a livello mondiale, essendo pubblicato in sei lingue e convertito nelle rispettive valute.

L’Isbn non è inserito automaticamente nel libro, ma è inviato all’autore che dovrà inserirlo personalmente nel progetto insieme al codice a barre.

Una volta che l’autore approva il libro a Lulu (consigliamo di ricontrollarlo mille volte per i motivi sopra elencati), quest’ultimo è messo in distribuzione entro 24 ore lavorative, se si Pubblica con Lulu, mentre occorrono 2/3 settimane se è Pubblicato da te.

Uno dei servizi più utili e completi offerti da Lulu.com sono le Faq. Cliccando su Il mio Lulu, compare la lista delle domande più frequenti: sulla pubblicazione, sulla distribuzione, sui libri, sulla vendita e quant’altro. È fornita anche un’utile e completa guida sulla stesura del testo, per lo meno per quanto riguarda la parte di editing (impaginazione, sommari, numeri di pagina, rientri, ecc.).

 

Ma i contenuti?

Fino ad ora, abbiamo descritto in linea generale i servizi più o meno apprezzabili di Lulu. Sul sito si leggono tante belle parole su quanto sia facile pubblicare, vendere, fare entrare un libro in distribuzione, comparire su Amazon e avere guadagni migliori rispetto alla pubblicazione tradizionale, così come dichiarato sul sito: «Le case editrici prendono generalmente la maggior parte dei ricavi delle vendite dei libri, lasciando una piccola percentuale per l'autore», mentre Lulu prenderebbe solo il 20% sul venduto più le altre spese che abbiamo visto prima (acquisto prima copia, acquisto del pacchetto di distribuzione, spesa ristampa in caso di errori, ecc.). Insomma, ci chiediamo, ma in tutto questo paradiso editoriale, che fine fanno i contenuti? Ebbene sì, ciò che più ci duole, per chi come noi ama scrivere, ma scrivere bene, che fine fanno le famose correzioni di bozze? Se le normali case editrici non pubblicano nulla senza prima aver fatto passare il manoscritto sotto gli occhi di almeno 4 correttori di bozza, un motivo ci sarà? O si fa solo per impiegare qualche persona in più e “rubare” soldi all’autore?

Lulu afferma molto chiaramente di non occuparsi in nessun modo della correttezza interna del libro (nessun controllo sulla grammatica, sull’ortografia, sul rispetto delle regole di editing né tanto meno sui contenuti): «Lulu fornisce degli strumenti per pubblicare e vendere dei prodotti online, ma sei tu il responsabile della formattazione e del layout della tua opera prima di pubblicarla su Lulu». Ma, tranquilli, se non volete correre il rischio di pubblicare qualche baggianata potete rivolgervi al Mercato dei servizi di Lulu, il quale occupa una buona fetta del suo business. I servizi comprendono prepubblicazione, grafica, traduzione, e altro. Ma attenti ai prezzi! Per una correzione del testo, si va da servizi base che partono da 32 euro fino a servizi completi che arrivano a 560 euro! Andando a leggere bene le offerte di questi servizi, ci sfugge qualcosa, come per esempio: che vuol dire editing a livello base, intermedio e avanzato? A soli 32 euro possiamo lasciare che i correttori che si occupano del servizio lascino sparpagliati qua e là “orrori grammaticali”, mentre se ne paghiamo 560 facciamo in modo che i correttori di bozza leggano un po’ meglio il nostro testo? Che senso ha tutto ciò? Una correzione è una correzione, e poi la maggior parte dei servizi sono offerti dagli autori stessi del sito.

Dulcis in fundo, abbiamo avuto diverse segnalazioni in redazione sulla fantomatica e meravigliosa – preghiamo il lettore di cogliere la nostra velata ironia – qualità di stampa di questi libri. Secondo le nostre segnalazioni, ma abbiamo fatto la prova anche noi stessi (siamo un po’ come san Tommaso, che ci volete fa’?), il libro arriva impaginato in maniera non del tutto eccellente, pagine che si spaginano, colla che viene via come nulla e carta alquanto scadente.

Detto ciò, come abbiamo già spiegato prima, il servizio può essere valido per alcuni prodotti ad uso personale, quali calendari, album fotografici e simili, ma se vogliamo davvero vendere le nostre idee ed i nostri prodotti editoriali, non sarebbe meglio spendere qualcosina in più (ma sarà davvero così poi?) e assicurarci che il nostro prodotto sia qualitativamente buono affidandolo a “veri” esperti del settore?

Dopotutto un buon libro è ancora uno dei piccoli piaceri che il web non è riuscito a toglierci.

O forse sì?

 

Francesca Molinaro

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 8, aprile 2008)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT