Archivio Storico

Addio Soldati, cuore juventino Per lui quando vinceva la Juve vinceva la storia. Racconto' il Mondiale dell' 82

Pubblicato nell'edizione del 21 giugno 1999

Per lui quando vinceva la Juventus vinceva la storia. Racconto' il Mondiale dell' 82 * Partecipo' al trionfo azzurro in Spagna con Brera. Amava Zoff e quando la Juve gli preferi' Maifredi disse: "Mi viene voglia di tifare Lazio". Racconta il commissario tecnico della nazionale: "Era competente, anche perche' parlava molto bene di me...". Ammirava Boniek e Vignola

IL LUTTO / Il grande scrittore piemontese e' scomparso sabato nella sua villa di Tellaro Addio Soldati, cuore juventino Per lui quando vinceva la Juve vinceva la storia. Racconto' il Mondiale dell' 82 Mario Soldati e' morto sabato mattina poco prima delle 11 nella sua casa affacciata sul mare a Tellaro, in provincia di La Spezia. Soltanto ieri pomeriggio la famiglia ha confermato il decesso. Era seriamente malato da qualche mese, aveva 92 anni. Scrittore di libri di successo, regista di 30 film, autore televisivo molto apprezzato, Mario Soldati e' stato un intellettuale da sempre innamorato dello sport. Aveva la Juve nel cuore. La Juve dei cinque scudetti consecutivi dal 1931 al 1935, la Juve asse portante di quella nazionale di Vittorio Pozzo che vinse il Mondiale del ' 34. Per lui "quando vinceva la Juve vinceva la storia". "Le due citta' ", pubblicato nel 1964 ma ambientato negli anni del fascismo, descrive Roma come simbolo di un potere autoritario e aggressivo, e Torino veicolo di un riscatto possibile: quel Roma-Juve giocato allo stadio Testaccio fini' pero' 5-0 per la Roma... Tifava Juve ma non faceva la guerra al Toro. Lo rivelo' in un' intervista alla Gazzetta nel ' 93. "Diventai anche un po' tifoso del Toro - disse - perche' nella finale del ' 29 contro il Bologna subirono un grosso torto e tutta la cattiveria di quella squadra". Per lui il derby Juve-Toro "era cromaticamente la cosa piu' bella del mondo". Si esaltava anche per il vecchio Genoa che "avrebbe meritato di vincere ancora". Il passato calcistico piu' recente di Mario Soldati fu l' esperienza al Mondiale di Spagna. Visse in diretta il trionfo degli azzurri, l' urlo di Tardelli, la pipa di Pertini, la vittoria di Bearzot. "E' austroungarico, il Mondiale e' merito suo, di Zoff e Vecchiet" disse il regista-scrittore. Ma nel suo "Ah, il Mundial!", il libro (che riunisce le sue corrispondenze spagnole sul "Corriere della Sera") che racconta Vigo, Barcellona, Madrid, le tre tappe della splendida avventura, vissute sempre accanto a Gianni Brera, indimenticabile compagno di sfide a scopa, e' proprio Zoff a dirgli che no, quell' Italia e' di tutti, non ha una matrice geografica e storica nordica. E allora Soldati si commuove, e' preso in contropiede di fronte a quell' elogio dell' unita' nazionale. Anche per questo Soldati amava Zoff: quando la Juve gli preferi' Maifredi sulla panchina s' arrabbio' di brutto: "Mi viene voglia di tifare Lazio". La nuova squadra di Superdino. "Come intellettuale curioso di calcio devo dire che era competente. Anche perche' parlava molto bene di me... A Vigo abbiamo passato delle bellissime giornate insieme. Era molto curioso" racconta il c.t. della nazionale. Ammirava anche Boniek e Vignola, soprattutto quest' ultimo "A lui darei il "Premio Strega". Non li avrebbe scambiati con nessuno. Anzi, solo con Rummenigge, il preferito tra i non juventini. Ma non c' era soltanto calcio nella cultura e nella letteratura di Mario Soldati. "Il campione" e' una strana sfida ciclistica sulle strade della riviera ligure tra un amatore e un vecchio ciclista che non vuole arrendersi agli anni. Il suo preferito era Costante Girardengo. Un giorno disse in tv a Luigi Gianoli: "Nelle scuole bisognerebbe insegnare la storia del Giro d' Italia". "La palla da tennis" e' invece una discesa del surreale, una festa, una villa misteriosa, un campo che appare e scompare, l' impossibile di distinguere il sogno dalla realta' . Certo, lo sport di oggi non doveva piacergli piu' di tanto: le battaglie di oggi, il business esasperato, i procuratori, i diritti d' immagine. Gia' 15 anni fa disse: "C' e' troppa politica". Avrebbe, invece, potuto essere un buon testimonial per la grande vittoria di Torino che avra' le Olimpiadi invernali del 2006. "Torino e' morale e pulita, ama l' ordine anche quando si ribella", disse. A leggerlo oggi sembra un augurio a chi ha lavorato e lavorera' per un grande evento. Francesco Velluzzi NOTEXT Fu regista di "Piccolo mondo antico" Mario Soldati, scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista, nasce a Torino il 17 novembre 1906. Dopo aver frequentato il liceo classico presso i padri gesuiti, si laurea in letteratura nel 1927. Nel ' 29 accetta l' invito della Columbia University e si trasferisce negli Stati Uniti. Nel ' 31 torna in Italia e si occupa di cinema in veste di sceneggiatore. Parallelamente da' corpo a quella letteraria. Pubblica "America primo amore" (1935), "A cena con il commendatore" (1952), "Lettere da Capri" (1954, premio Strega). Tornando al Soldati regista ricordiamo "Piccolo mondo antico" (1940), "Malombra" (1942), "Fuga in Francia" (1948), "La provinciale" (1953). Ricchissima la sua attivita' letteraria. Ricordiamo "L' attore" (1970, premio Campiello), "Lo specchio inclinato" (1975, premio Bagutta), "La sposa americana" (1977), "L' incendio" (1981). Nel 1967 scrive "I racconti del maresciallo", che nel ' 68 appaiono sui teleschermi in riduzione televisiva. Il rapporto con la Tv e' ottimo: sin dal ' 54, la Tv propone i suoi film. E alla fine degli anni Cinquanta un passaggio (come si direbbe oggi) al "Musichiere" di Mario Riva gli da' la notorieta' . Grande critico, scrisse sul calcio in Tv: "Non c' e' nulla di piu' divertente che sapere come vanno a finire le cose e vedere, momento per momento, come si svolgono: o piuttosto, come sembra che si svolgano. E' una sensazione inebriante, demiurgica".

Velluzzi Francesco© RIPRODUZIONE RISERVATA

GazzettaStore

Bacheca Messaggi:
Stai scrivendo in risposta a
Invita i tuoi amici a lasciare un commento a questo articolo:

Invita Amici
      Invita a leggere