Ercole Rabitti

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Ercole Rabitti
Rabitti al Fanfulla negli anni 1950
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 168 cm
Peso 60 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1957 - giocatore
1981 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1939-1943Juventus6 (1)
1943-1944Casale14 (0)
1945-1946Cuneo20 (3)
1946-1947Spezia33 (9)
1947-1948Viareggio33 (9)
1948-1952Como116 (35)
1952-1955Fanfulla86 (15)
1955-1956Cecina28 (8)
1956-1958Anconitana54 (12)
1958-1959Asti25 (4)
Carriera da allenatore
19??-1964JuventusGiovanili
1964Juventus
1966-1967Savona
19??-1969JuventusGiovanili
1969-1970Juventus
197?-1980TorinoGiovanili
1980-1981Torino
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ercole Rabitti (Torino, 24 agosto 1921Ferrara, 27 maggio 2009) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Come calciatore, Rabitti esordì in Serie A con la Juventus il 26 maggio 1940 nell'incontro di campionato Juventus-Napoli 2-1. Con la maglia bianconera, però, collezionò appena 6 presenze e 1 rete, cosicché proseguì la sua carriera in altre squadre, in particolare con il Como dal 1947 al 1952, con 116 presenze e 35 reti realizzate. Prese così parte alla stagione migliore del club lariano, che nel campionato di Serie A 1949-1950 conquistò il settimo posto.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Rabitti allenatore del Torino nella stagione 1980-1981, tra i suoi calciatori D'Amico (a sinistra) e van de Korput (a destra).

Come allenatore, dopo aver iniziato nel settore giovanile nella Juventus, nella parte finale della stagione 1963-1964 venne promosso sulla panchina della prima squadra bianconera, subentrando a Eraldo Monzeglio il quale contestualmente passò ad affiancarlo come direttore tecnico.[1] Allenò in seguito il Savona nel campionato di Serie B 1966-1967, conclusosi con la retrocessione dei liguri.

Tornato nel frattempo a occuparsi del vivaio della Juventus, nell'annata 1969-1970 venne richiamato in prima squadra sostituendo in ottobre Luis Carniglia:[2] rimontando da una pessima situazione di classifica, sfiorò lo scudetto dando filo da torcere al Cagliari poi campione d'Italia.[3] Successivamente passò ai concittadini del Torino dove per vari anni allenò nel settore giovanile; nel febbraio del 1980 subentrò a Luigi Radice alla guida della prima squadra,[4] conducendo i granata al terzo posto finale in campionato e alla finale di Coppa Italia (persa contro la Roma), prima di venire a sua volta sostituito nel marzo del 1981 da Romano Cazzaniga.[5]

È morto il 27 maggio 2009 all'età di 87 anni.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1941-1942
Como: 1948-1949
Anconitana: 1956-1957 (girone E)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Torino: 1976-1977

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un "caso Sivori" alla Juve? Maggiori responsabilità a Rabitti, in La Stampa, n. 72, 25 marzo 1964, p. 8.
  2. ^ Guido Lajolo, Licenziato Carniglia, i bianconeri a Boniperti, in Corriere dello Sport, 22 ottobre 1969, p. 9.
  3. ^ Barreca, p. 80.
  4. ^ Nello Paci, Il Torino «silura» Radice (PDF), in l'Unità, 5 febbraio 1980, p. 12 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2016).
  5. ^ Nello Paci, Troppe beghe nel Torino: Rabitti lascia (PDF), in l'Unità, 4 marzo 1981, p. 12 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Milano, Edizioni Elle, 1977, p. 189.
  • Vincenzo Barreca, Gli scudetti dimenticati: Cagliari 1969-70 - L'isola balla, Calcio 2000, dicembre 1998, pp. 76-86, ISBN non esistente.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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