Giovanna Marini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Le mie ballate, ma anche le opere per il quartetto, nascono dal desiderio di raccontare storie, di raccontare quello che mi succede e quello che vedo intorno a me. Un po' alla maniera dei cantastorie. Ho sempre amato raccontare delle storie!»

Giovanna Marini
Da destra: Marini con Paolo Pietrangeli e Francesco Guccini ne I giorni cantati (1979)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereCanzone popolare
Periodo di attività musicale1959 – in attività
EtichettaI Dischi del Sole, Linea Rossa, I Dischi dello Zodiaco, Le Chant du Monde, Apple, Nota, Columbia, Sony Music, Ala Bianca
Album pubblicati33
Studio33
Sito ufficiale

Giovanna Salviucci, coniugata Marini (Roma, 19 gennaio 1937), è una cantautrice e ricercatrice etnomusicale e folklorista italiana. La sua attività multiforme ne ha fatta una delle figure più importanti nello studio, nella ricerca e nell'esecuzione della tradizione musicale popolare italiana, ma è autrice anche di canzoni e cantate di propria composizione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanna Marini nasce a Roma da una famiglia di musicisti, Giovanni Salviucci (1907-1937) e Ida Parpagliolo (1904-1994)[1]. Rimasta orfana di padre poco dopo la sua nascita, nel 1959 si diploma in chitarra classica presso il conservatorio di Santa Cecilia a Roma, perfezionando gli studi e la pratica con il massimo chitarrista classico allora vivente, lo spagnolo Andrés Segovia. Contemporaneamente si dedica allo studio ed alla pratica di strumenti a corda antichi, come il liuto, che suona nel Concentus Antiqui del m. Quaranta. Il cognome Marini viene aggiunto, e poi usato per tutte le produzioni artistiche, dopo il matrimonio col fisico nucleare Pino Marini.[2] Prima del divorzio Giovanna Marini visse brevemente con lui a Boston, negli Stati Uniti, esperienza che ispirerà Vi parlo dell'America.

È all'inizio degli anni sessanta che Giovanna Marini fa la conoscenza personale con i maggiori intellettuali e studiosi della tradizione popolare italiana, tra i quali spiccano Pier Paolo Pasolini (il cui incontro verrà narrato dalla stessa Marini in una registrazione dal vivo, che resta una delle migliori descrizioni del carattere e del modo di fare di Pasolini)[3], Italo Calvino (a sua volta anche autore di testi di canzoni per Cantacronache), Roberto Leydi, Gianni Bosio, Diego Carpitella, Alberto Mario Cirese, Cesare Bermani, Giulio Angioni e Alessandro Portelli.

È la scoperta del canto sociale, o di quella che, con una definizione risalente probabilmente a Giovanna Marini stessa (o anche ad Alberto Mario Cirese, con il suo Tradizioni orali non cantate[4]) si comincia a definire come storia orale cantata, nel senso di registrazione popolare degli avvenimenti storici mediante lo strumento privilegiato della canzone di composizione anonima e di circolazione orale (ancora attiva nell'Italia degli anni sessanta e in una società che pur si stava trasformando da prettamente rurale in urbano-industriale).

Con il Nuovo Canzoniere Italiano prese parte, durante il Festival dei Due Mondi 1964, allo spettacolo Bella ciao, ideato da Roberto Leydi e Filippo Crivelli. L'evento suscitò scandalo[5], tentativi di censura e interrogazioni parlamentari per l'esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta insieme ad altri artisti folk come Giovanna Daffini, Caterina Bueno, Ivan Della Mea e Michele Straniero[6]. Tale canto, scritto durante la prima guerra mondiale, fu eseguito includendo una strofa antimilitarista che recitava «Traditori signori ufficiali / che la guerra l'avete voluta / scannatori di carne venduta / e rovina della gioventù»[6], a seguito del quale in sala si crearono tumulti tra giovani allievi ufficiali e borghesia conservatrice da un lato che intonò Faccetta nera, e pubblico di sinistra dall'altro a rispondere con Bandiera rossa, e che sfociò in una denuncia contro gli organizzatori dello spettacolo per vilipendio delle forze armate[7].

Continua nel frattempo a girare tutta la penisola da cima a fondo, raccogliendo una massa sterminata di canti popolari in lingua italiana e nei vari dialetti e lingue regionali. È il nucleo fondante del Nuovo Canzoniere Italiano, con il quale Giovanna Marini si esibisce assieme ai gruppi formati dai maggiori cantautori italiani della cosiddetta Nuova canzone politica, come Ivan Della Mea, il veneziano Gualtiero Bertelli e Giovanna Daffini (una "cantante contadina" dalla quale Marini impara la particolare emissione vocale e il repertorio), Paolo Pietrangeli (con il quale inciderà come seconda voce le celebri Valle Giulia e Contessa), Caterina Bueno, il Duo di Piadena e i sardi Pastori di Orgosolo. Collabora anche con il celebre poeta in lingua sarda Peppino Marotto, dal quale apprende l'arte della versificazione popolare improvvisata. Giovanna Marini diventa una colonna portante dell'Istituto Ernesto De Martino, nel quale raccoglie tutta l'enorme quantità di canti popolari da lei scoperti e catalogati, e per i quali arriva a creare persino uno speciale sistema di notazione musicale. È, la sua, una vera opera di trascrizione della memoria, che le permetterà di trasportarla sul palcoscenico.

Nell'ambito della ricerca etnomusicale riveste una particolare importanza il materiale sonoro raccolto nel Salento tra il 1960 e gli inizi degli anni Settanta[8][9]. L'attività di Giovanna Marini prosegue con spettacoli e iniziative che hanno fatto la storia del recupero delle tradizioni popolari italiane, come Ci ragiono e canto (1965), nel quale collabora in veste di assistente musicale con Dario Fo. Inizia anche a comporre lunghe ballate (più propriamente delle cantate) nelle quali racconta la sua esperienza e che interpreta da sola in scena accompagnandosi esclusivamente con la chitarra. Nascono così Vi parlo dell'America (1965), Chiesa Chiesa (1967) ed altre composizioni che arrivano fino all'Eroe (1974).

È stata una fra i primi musicisti attivi presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma, di cui è stata presidente ed è attualmente presidente onorario. Lì trova finalmente altri musicisti assieme ai quali poter suonare: Giancarlo Schiaffini, Michele Iannaccone e Eugenio Colombo. Scrive La grande madre impazzita (1979) e affronta la scrittura per strumenti e voci con Il regalo dell'imperatore (1983) e Requiem (1985). Per il bicentenario della Rivoluzione francese, nel 1989, mette in musica la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Contemporaneamente, e a sottolineare la sua importanza estrema come ricercatrice etnomusicale, a Giovanna Marini viene conferita la cattedra di etnomusicologia applicata presso lo SPMT. Dal 1991 al 2000 Giovanna Marini è anche titolare della cattedra di etnomusicologia presso l'Università di Paris VIII-Saint Denis, a Parigi. Con le allieve e gli allievi romani e parigini, Giovanna Marini compie viaggi di studio per ascoltare e trascrivere i canti di tradizione orale ancora presenti in Italia nelle feste religiose e profane.[10] Nel 1976 fonda il Quartetto Vocale con lo scopo di eseguire musiche scritte con intento polifonico. Nascono, tra le altre, le cantate Correvano coi carri (1977), la Cantate de tous les jours prodotta nel 1980 dal teatro Gérard Philippe di Saint Denis, con un impianto narrativo che si richiama agli schemi dei cantastorie meridionali, la Cantate profane à quatre voix, prodotta nel 1990 dal Théâtre de la Bastille di Parigi per iniziativa del ministro della cultura francese Jack Lang, Sibemolle - O dell'ineffabile incertezza del non temperato (1999), la Cantata del Secolo Breve (ispirata all'opera storica di Eric Hobsbawm, Il Secolo breve) presentata al Théâtre de Vidy di Losanna nel 2001. Dagli anni novanta il quartetto è formato da Giovanna Marini, Patrizia Nasini, Patrizia Bovi e Francesca Breschi.

Nell'estate del 2000 lavora insieme a Marco Paolini a un progetto di spettacolo I-TIGI Canto per Ustica, tragedia per narratore e coro su una delle storie più intollerabili dell'Italia di fine novecento, l'aereo esploso in volo il 27 giugno 1980 sul mare di Ustica.[11] Nel 2002, assieme a Francesco De Gregori, Giovanna Marini incide l'album Il fischio del vapore, che ottiene un successo di vendite senza precedenti facendo, dopo quarant'anni, conoscere il suo nome anche al grande pubblico.[12] Nello stesso anno compone le musiche per Villarosa dramma di Enzo Alaimo sull'emigrazione in Belgio, che viene rappresentato al Festival di Gibellina.[13]

Nel 2004, tra le altre cose, mette in musica la Ballata del carcere di Reading[14] e il De Profundis di Oscar Wilde. Nel 2005, per AngelicA - festival internazionale di musica Contemporanea, compone le musiche sul testo di Pasolini Le ceneri di Gramsci, eseguito dal coro Arcanto di Bologna, da cui viene edito il disco Le ceneri di Gramsci - Oratorio a più voci - dal canto di tradizione orale al madrigale d'autore nel 2006. Nel 2011 è testimonial dell'evento Pasolini il canto del mio tempo presso l'Aula Magna dell'Università per stranieri di Perugia, focus sulla figura del grande intellettuale in relazione al dialetto e ai canti popolari, assieme al critico Gianni Borgna, l'antropologo Valentino Paparelli, il complesso salentino Sud Sound System e l'ideatore dell'evento Giuseppe Sterparelli.

Nel 2012 la Scuola Popolare di Musica di Testaccio presenta Spesso il male di vivere ho incontrato - Montale e Leopardi in musica, due oratori di Giovanna Salvucci Marini per quartetto vocale (Quartetto Urbano),[15] quartetto di sassofoni (4 Venti), soli (Germana Mastropasqua, Patrizia Rotonda, Flaviana Rossi) e Coro Favorito,[16] su liriche di Eugenio Montale e Giacomo Leopardi con citazioni da Cassandra di Christa Wolf e Antigone di Sofocle, direzione musicale di Xavier Rebut.[17]

Nel 2015 promuove, in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Monte Porzio Catone, la realizzazione del 1º Festival del Canto Sacro, Cantate Domino, Incontro tra musica colta e musica contadina, con lo scopo di far incontrare la musica popolare e contadina con la musica classica per esprimere il Sacro attraverso canti di tradizione orale, corali polifoniche e gruppi vocali. All'interno delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MIBACT, porta in scena Sono Pasolini, un oratorio per coro e voce recitante: la voce quale identificazione del Pasolini scrittore, critico e saggista, che legge I giovani infelici dalle Lettere luterane, e il Coro come identificazione del poeta, che ascolta, canta e commenta con le parole delle poesie friulane de La nuova gioventù. Del progetto sono state realizzate due produzioni parallele legate a due città connesse alla vita di Pier Paolo Pasolini, Bologna e Roma. La prima, in forma di concerto, con il Coro Arcanto di Bologna diretto da Gloria Giovannini (presentato in anteprima europea al 12º Festival Voix de Femmes - Teatro di Liegi) e la seconda, nella sua forma scenica, con la regia e la voce recitante di Enrico Frattaroli e il Coro Favorito[18] della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretto da Patrizia Rotonda.[19][20] Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna (settembre 2015 – marzo 2016), il progetto speciale promosso dal Comune di Bologna e dalla Fondazione Cineteca di Bologna, compone e porta in scena Te Deum per un amico dedicato a Giuseppe Bertolucci, per tre voci, coro femminile e coro misto, per l'esecuzione del Coro Arcanto di Bologna, che trae spunto dal libretto del Dialogo delle Carmelitane di Georges Bernanos.[21][22][23] Nel 2016 prosegue la collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Monte Porzio Catone, e cura la realizzazione del 2º Festival Cantate Domino, La Cantata Narrativa ed Epico Lirica.

In tutti questi anni ha scritto molta musica per teatro e per il cinema: opere dirette da Attilio Corsini, Marco Mattolini (La donna ragno, L'ècole des femmes, Funerale, Pentesilea, Robinson Crusoe mercante di York, Nora Helmer, regia di Carlo Quartucci), Fabbrica di Ascanio Celestini; per il cinema: tutte le opere di Citto Maselli a partire dal 67 (Lettera aperta a un giornale della sera, Storia d'amore, Il sospetto, I sei operai, L'alba, Avventura di un fotografo, Codice privato, Il segreto, Cronache del terzo millennio), Café Express di Nanni Loy, Terminal di Paolo Breccia, Teresa Raquin di Giancarlo Cobelli, e altri. Nel 2016 la sua musica ha fatto da colonna sonora al documentario Un paese di Calabria incentrato sulla storia del comune di Riace.

Nel 2019 il documentario A sud della musica - La voce libera di Giovanna Marini, diretto da Giandomenico Curi e prodotto dalla casa di produzione salentina Meditfilm, subisce un incomprensibile episodio di censura. Per motivi tutti da chiarire, l'esercente decide di cancellare dalla programmazione il film che era stato messo in cartello. Ne segue un tam-tam sui social network per denunciare l'accaduto. Il film è stato proiettato nelle settimane seguenti in altri cinema di Genova grazie alla mobilitazione di alcune associazioni che hanno solidarizzato con l'artista e con i produttori del film.

Nel 2021, in occasione del centenario della nascita del Partito Comunista Italiano, ha curato la concertazione per la messa in scena de Il Partito, uno spettacolo tratto da una partitura originale di Fausto Amodei ispirata al “Diario dei trent’anni” di Camilla Ravera, per l’esecuzione del Coro Inni e Canti di Lotta della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, diretto da Sandra Cotronei. (Piccola Orchestra diretta da Giulia Accardo. Mise en espace di Antonella Talamonti. Disegni di Maria Chiara Calvani). Lo stesso anno partecipa come interprete all'album collettivo Chieffo Charity Tribute (una raccolta di canzoni del cantautore cattolico Claudio Chieffo) proponendo una versione molto personale della canzone Stella del mattino’’. Nel 2023 partecipa a Stupore festival Treccani della lingua italiana.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

LP[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

CD[modifica | modifica wikitesto]

  • 1988: Bella Ciao. Chansons de peuple en Italie (Harmonia Mundi HMA195734)
  • 1989: Les Troyennes (D'après Euripide Gibellina - septembre 1988) (Igloo – IGL 076)
  • 1991: Cantata profana (Silex-Audivis, Paris - Y225010)
  • 1994: La vie au-dessus et au-dessous des mille mètres (Silex-Audivis, Paris - Y225033)
  • 1996: Oresteia Aischylos (Igloo - IGL 131)
  • 1996: Partenze - Vent'anni dopo la morte di Pier Paolo Pasolini (Silex-Auvidis, Paris - Y225065)[27]
  • 1998: Musiche di scena. Turcs tal Friul, Antigone, L'assemblée des femmes (Nota, CD 268, Udine)
  • 1998: Cantate cantata (Chorus-Auvidis, Paris)
  • 1999: Si bemolle. O dell'ineffabile incertezza del non temperato (Nota, CD 284, Udine)
  • 1999: Le chant de la terre. Quartetto vocale Giovanna Marini & Micrologus (Opus 111)
  • 2000: Fogli volanti: Canti di lotta. Con il Coro di Inni e Canti di Lotta SPMT e la Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta da Silverio Cortesi (Materiali musicali Il manifesto, CD 054)[28]
  • 2001: Cantata per Pier Paolo Pasolini (Nota, CD 245, Udine)
  • 2002: Cantata del secolo breve - Una cantata per le voci di Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Giovanna Marini, Patrizia Nasini (Nota, Udine)[29]
  • 2002: Il fischio del vapore (Columbia/Caravan COL 510218 1; con Francesco De Gregori)[30]
  • 2003: Buongiorno e buonasera (Sony Music/Caravan, CAR 512077 2)[31]
  • 2003: Villarosa (Materiali Sonori B0002F4C6G; Nota, CD 501, Udine) con Enzo Alaimo
  • 2004: Passioni (Sony Music/Caravan, 8828)
  • 2004: Il Salento di Giovanna Marini (il manifesto)[32][33]
  • 2005: Fogli volanti '2: Nostra patria è il mondo intero. Con il Coro di Inni e Canti di Lotta SPMT e la Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta da Silverio Cortesi (Compagnia Nuove Indye)[34]
  • 2006: Antologia (Ala Bianca)
  • 2006: Le Ceneri di Gramsci - Oratorio a più voci (Nota, Udine)[35]
  • 2006: La ballata del carcere di Reading. Oscar Wilde - con Umberto Orsini (Nota, Udine)
  • 2007: La torre di Babele - Una cantata per le voci di Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Giovanna Marini, Patrizia Nasini (Nota, Udine)[36] [37]
  • 2008: La pigna minigna scattigna (Nota, Udine)
  • 2009: Un paese vuol dire (il manifesto; Nota, Udine)
  • 2011: Canti Gloriosi per una Patria che trema - Giovanna Marini & Quartetto Urbano (Nota, Udine)
  • 2012: Lady of Carlisle (Nota, Udine)
  • 2012: Dal punto di vista dei serpenti - Una cantata per le voci di Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Giovanna Marini, Patrizia Nasini (Nota, Udine)[38]
  • 2012: Spesso il male di vivere ho incontrato. Montale e Leopardi in musica (Nota, Udine)
  • 2015: L'Italia in lungo e in largo (Finisterre, FT64; con Francesca Breschi)[39]
  • 2016: Jo i soj - Ricordando Pasolini (Nota, Udine)[40]
  • 2017: Ed un pensiero ribelle in cor ci sta! - Due secoli di storia d'Italia cantata. Giovanna Marini, Coro Inni e Canti di Lotta e Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio (Nota, Udine)[41]
  • 2019: Cantata a Riace (Nota, Udine. BN CD 589)
  • 2019: Giovanna Marini canta Matteo Salvatore (Nota, Udine. BN CD 593)
  • 2022: Coro Arcanto: Te Deum per un amico. Dedicato a Giuseppe Bertolucci. Per 3 voci femminili, coro di bambini, coro femminile, due cori misti (IDA 049 - 2022)

Album collettivi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1992: Angelica 91 (CAICAI-001-CD)
  • 1999 Roba di Amilcare (I Dischi Del Club Tenco – DDCT 128553800-2)
  • 2018: Ama chi ti ama - I tempi della vita cantati dalle donne (Ala Bianca Records - Istituto Ernesto de Martino)
  • 2018: È finito il sessantotto? 50º (Ala Bianca Records)
  • 2019: Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani (Nota, Udine. BN CD 599)

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

  • 1982: RTS Radio Télévision Suisse 'Giovanna Marini (Dimanche soir. Puntata del 28/03/1982)
  • 1995: Christian Lorre Giovanna Marini, Canta a Memoria (Mouvement, France 3 Corse)
  • 2015: Christian Argentino, Marie-Laure Désidéri Giovanna Marini - La voix des invisibles (Acrobates Films)
  • 2018: Rai3 Le ragazze - Regia di Riccardo Mastropietro (Stagione 2018. Puntata del 02/12/2018)
  • 2019: Giandomenico Curi A sud della musica – La voce libera di Giovanna Marini (Meditfilm)[42]
  • 2021: Chiara Ronchini Giovanna, storie di una voce (Luce Cinecittà)[43][44]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1983 - Premio Tenco
  • 1988 - Premio speciale UBU della critica per le musiche de les Troyennes d'Euripide
  • 1995 - Premio speciale UBU della critica per le musiche de I turcs tal Friul
  • 1997 - Commandeur des arts et des lettres
  • 2003 - Targa Tenco
  • 2004 - Commendatore della Repubblica italiana[45]
  • 2004 - Premio Nonino per la carriera
  • 2006 - Premio Maria Carta[46]
  • 2006 - Premio Scanno per la musica
  • 2006 - Premio Palmi
  • 2007 - Premio Montalcino per la musica
  • 2007 - Premio Charles Cros per la carriera[47]
  • 2009 - Premio Nazionale Città di Loano[48]
  • 2012 - Premio Enotria. Guardia Perticara
  • 2014 - Premio Agerola alla carriera[49]
  • 2014 - Premio alla carriera. Genova - Festival del Mediterraneo
  • 2015 - Premio “Corde & voci per dialogo e diritti” di Sarzana[50]
  • 2015 - Premio alla carriera. Carpino Folk Festival
  • 2016 - Premio Renato Nicolini[51]
  • 2017 - Premio Speciale Artista. Festival “La Zampogna” XXIV Edizione – Maranola (LT)[52]
  • 2017 - Catone d'oro - Monte Porzio Catone
  • 2017 - La memoria che resta. Cittadinanza onoraria Cervara di Roma
  • 2018 - Premio Concetta Barra - Isola di Procida[53]
  • 2019 - Valsusa Filmfest - Premio Bruno Carli per aver mantenuta viva la memoria della tradizione musicale e popolare, per aver raccontato le lotte degli operai, dei contadini e per aver dato voce e riscatto agli ultimi, storie di vita che non sarebbero mai arrivate ad un grande pubblico
  • 2019 - Premio Anassilaos alla musica Musicista, cantautrice, studiosa del folklore italiano, una delle figure più importanti nello studio, nella ricerca e nell'esecuzione della tradizione musicale popolare italiana.
  • 2019 - Premio Sila '49 alla carriera. Tra le grandi figure della canzone italiana del novecento, si distingue per la complessità della sua ricerca, all’incrocio tra grandi ideali politici, ricerca etnologica e folkloristica, lunghe esperienze di insegnamento, un numero incalcolabile di concerti che hanno scandito una carriera proseguita al riparo delle mode senza mai indulgere ai facili richiami del mercato.[54]
  • 2022 - XVIII edizione del Terni Film Festival: Miglior colonna sonora per il film Giovanna Marini – storie di una voce, Italia
  • 2023 - XXXI Premio Internazionale “San Francesco e Chiara d’Assisi” per il Dialogo fra i Popoli e le loro culture, promosso e organizzato dal Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli
  • 2023 - Premio "Regina Maria Sofia" di Tamburo Rosso. Gaeta

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'archivio personale di Giovanni Salviucci all'Istituto per la Musica
  2. ^ Giovanna Salviucci Marini. Enciclopedia delle donne
  3. ^ Giovanna Marini: Il mio primo incontro con Pier Paolo Pasolini, su centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it. URL consultato il 13 giugno 2015.
  4. ^ Edito a Roma dalla casa editrice Discoteca di Stato nel 1975
  5. ^ Erasmo Valente, Le «Grane» hanno salvato il Festival dei Due Mondi (PDF), in l'Unità, 22 luglio 1964. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  6. ^ a b Daniele Barbieri, Bella ciao, al festival di Spoleto, nel 1964, su labottegadelbarbieri.org, La bottega del Barbieri, 1º luglio 2016. URL consultato il 6 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2016).
  7. ^ Ranieri Polese, Giovanna Marini: Sessantotto, che delusione, in Corriere della Sera. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
  8. ^ Vincenzo Santoro: Il Salento di Giovanna Marini
  9. ^ Archivio sonoro della Puglia: Fondo Circolo Gianni Bosio
  10. ^ Intervista a Laure Gilbert, su corozenzerei.it. URL consultato l'11 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).
  11. ^ Marco Paolini, I-TIGI racconto per Ustica, su jolefilm.com (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).
  12. ^ RadioRai2 HIT PARADE del 23/11/2014 - Francesco De Gregori e Giovanna Marini
  13. ^ Girodivite: Il viaggio di Enzo Alaimo. Partendo da Villarosa, su girodivite.it. URL consultato il 5 settembre 2015.
  14. ^ La Ballata del Carcere di Reading con Umberto Orsini e Giovanna Marini regia di Elio De Capitani. URL consultato il 22 giugno 2015.
  15. ^ Michele Manca, Germana Mastropasqua, Xavier Rebut, Flaviana Rossi: cfr. Quartetto Urbano
  16. ^ Giuseppe Caltabiano, Gian Paolo Castelli, Sandra Cotronei, Stefano De Felici, Sabine Fontaine, Michele Manca, Germana Mastropasqua, Bruno Mattei, Andrea Monaco, Xavier Rebut, Flaviana Rossi, Patrizia Rotonda, Susanna Ruffini, Enrico Scarinci, Lucia Staccone, Antonella Talamonti, Fiammetta Tosti, Vincenzo Zappa (cd+booklet, edizioni Nota 2013).
  17. ^ Salvatore Esposito, Giovanna Salviucci Marini - Spesso il male di vivere ho incontrato., su blogfoolk.com.
  18. ^ Teresa Bausano, Giuseppe Caltabiano, Gian Paolo Castelli, Stefano De Felici, Vittoria Gallo, Daniele Guaragna, Michele Manca, Germana Mastropasqua, Bruno Mattei, Andrea Monaco, Sergio Polimene, Xavier Rebut, Flaviana Rossi, Patrizia Rotonda, Susanna Ruffini, Enrico Scarinci, Lucia Staccone, Antonella Talamonti, Fiammetta Tosti, Vincenzo Zappa: cfr. https://www.giovannamarini.it/copia-di-eventi e Jo i soi, cd+libretto edizioni Nota 2016.
  19. ^ Giovanna Marini dà voce a Pasolini, su repubblica.it. URL consultato l'8 novembre 2015.
  20. ^ Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa: Il Teatro di Roma per PPP a partire da Giovanna Marini, su centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it. URL consultato il 21 novembre 2015.
  21. ^ Giovanna Marini. Tre concerti sulle tracce di Pasolini, su RadioEmiliaRomagna. URL consultato il 26 dicembre 2015.
  22. ^ Giovanna MARINI: «Ora canto Bernanos», su avvenire.it.
  23. ^ https://www.aaa-angelica.com/aaa/ricercaerinascimento/2015-2016-secondo-anno/centro-di-ricerca-musicale-stagione-2015-2016-secondo-anno-ottobre-novembre-dicembre-2015/giovanna-marini-coro-arcanto-deum-un-amico-assoluta/
  24. ^ Ivan Della Mea Giovanna Marini: altra musica, altra Italia, su cerca.unita.it. URL consultato il 21 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  25. ^ Giovanna Marini: Allora non avevo mai visto Pasolini, su pasolinipuntonet.blogspot.it. URL consultato il 21 novembre 2015.
  26. ^ Il lamento di Narciso. Le poesie friulane di Pasolini musicate da Giovanna Marini, su academia.edu.
  27. ^ Périphéries - Giovanna Marini ethnomusicologue italienne
  28. ^ Fogli volanti: canti di lotta, Giovanna Marini con il coro e la banda del Testaccio ci offrono una pagina di storia cantata, su nonluoghi.info.
  29. ^ Giovanna Marini choisit la voix de la résistance, su L'Humanité. URL consultato l'11 marzo 2016.
  30. ^ De Gregori e Marini, due voci insieme per non dimenticare
  31. ^ Leoncarlo Settimelli, Giovanna Marini, è nato il New Folk, su cerca.unita.it (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
  32. ^ Nenie e stornelli del Salento - la Repubblica 28.02.2004
  33. ^ Il Salento di Giovanna Marini: recensione su Alias, su lnx.vincenzosantoro.it. URL consultato il 4 ottobre 2015.
  34. ^ Alessandro Portelli, È bello lottar-cantando, anzi bellissimo, su cerca.unita.it (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
  35. ^ Paolo Pegoraro, Letture: Giovanna Marini tra Monteverdi e classe operaia., su stpauls.it. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2007).
  36. ^ Alessandro Portelli, Lei, cantando dalla «Torre di Babele», su cerca.unita.it (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2015).
  37. ^ BABEL, LA DIVERSITÉ DES LANGUES - LA TOUR DE BABEL, GIOVANNA MARINI, su catalogue.philharmoniedeparis.fr.
  38. ^ Rai Music - Giovanna Marini, su raimusic.rai.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  39. ^ Daniele Cestellini, “L’Italia in lungo e in largo”. Conversazione con Giovanna Marini, su strumentiemusica.com.
  40. ^ RIVERBERI 17_3_2016 GIOVANNA MARINI, su Spreaker. URL consultato il 26 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  41. ^ Marco Marcotulli, 80 SUONATI - il compleanno di Giovanna Marini, 7 giugno 2018. URL consultato il 15 settembre 2018.
  42. ^ https://ilmanifesto.it/giovanna-marini-censurata-dallignoranza/ Alessandro Portelli: Giovanna Marini censurata dall'ignoranza.
  43. ^ Giovanna, storie di una voce - Film (2021) - MYmovies.it
  44. ^ https://roma.corriere.it/notizie/cultura_e_spettacoli/21_dicembre_06/giovanna-marini-professione-cantautrice-oltre-60-anni-049f1a8e-55f7-11ec-8ca7-ec76a2ff5768_amp.html Giovanna Marini, professione cantautrice. Da oltre 60 anni
  45. ^ la Repubblica 08.03.2004: l'8 marzo di Ciampi
  46. ^ Fondazione Maria Carta - Premio 2006 Archiviato il 7 settembre 2014 in Internet Archive.
  47. ^ Grand Prix Charles Cross - Palmares 2007 In Honorem Archiviato il 19 giugno 2015 in Internet Archive.
  48. ^ Siae 12.06.2009
  49. ^ la Repubblica - Napoli 06.08.2014
  50. ^ Città di Sarzana, Musica e diritti: Giovanna Marini premiata a Sarzana, su cittadellaspezia.com.
  51. ^ Tuttoteatro Premio Renato Nicolini
  52. ^ La Zampogna - Festival di Musica e Cultura Tradizionale
  53. ^ Musica e incontri - Procida ricorda Concetta Barra, in repubblica.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  54. ^ Premiosila '49

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.
  • Ignazio Macchiarella, Giovanna Marini, Il canto necessario , 2007, ( ISBN 978-2-7427-6468-6 )
  • Giovanna Marini, Italia, quanto sei lunga.Società Editrice L'Epos
  • Giovanna Marini, Una mattina mi son svegliata. La musica e le storie di un'Italia perduta, Rizzoli, 2005

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90150715 · ISNI (EN0000 0000 7826 877X · SBN CFIV065089 · Europeana agent/base/116241 · LCCN (ENn79135129 · GND (DE129676373 · BNE (ESXX1737657 (data) · BNF (FRcb139321324 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n79135129