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NEI GIORNI SCORSI SCRITTE OFFENSIVE SUI MANIFESTI DEL «PRIDE»

La Curia vieta la veglia antiomofobia, Arcigay: «Un altro insulto della Chiesa»

La preghiera si sarebbe dovuta tenere il 12 maggio prossimo, nell’ambito degli eventi del «Palermo pride»

Il cardinale di Palermo, Paolo Romeo

Il cardinale di Palermo, Paolo Romeo

PALERMO - La Curia di Palermo dice «no» ad una veglia antiomofobia e il popolo degli omosessuali insorge: «Siamo stupiti e addolorati. È un veto che cancella la sofferenza di vittime inermi, di quegli stessi deboli che il cardinale e la chiesa si dicono votati a difendere senza distinzioni. La proibizione è anche un atto di aggressività, nella sua complicità, a coloro che diffondono omofobia e odio». Il cardinale di Palermo, Paolo Romeo, ha infatti deciso di vietare il momento ecumenico di preghiera per le vittime di omofobia e transfobia, che si sarebbe dovuto tenere nella chiesa di Santa Lucia il 12 maggio prossimo, nell'ambito degli eventi del Palermo pride. Una decisione che alimenta nuove delusioni all'indomani di un altro evento spiacevole: le scritte omofobe apparse nei giorni scorsi sui manifesti che annunciavano il Gay Pride nelle strade di Palermo.

«Il senso dell’iniziativa del Palermo pride, in programma il 21 maggio, è ben lungi dal voler aprire un fronte di polemiche», spiega Daniela Tomassino, presidente di Arcigay Palermo e portavoce del Palermo pride, «ma era quello di offrire uno spazio di riflessione, che tenesse in considerazione l’estrema varietà del movimento lgbt, composto sia da atei che da agnostici, ma anche da migliaia di cattolici. La veglia comunque si farà, anche per strada, se non troveremo altri spazi».

«Vietare una preghiera per le vittime dell’omofobia è solo l’ultimo degli insulti che le gerarchie rivolgono a gay, lesbiche e trans italiane», aggiunge Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. «La chiesa - conclude - con quest’atto che vorrebbe mettere a tacere le vittime di un orrore quotidiano, mostra, ancora una volta, di essere complice e grande sponsor dell’avversione alla dignità di milioni di persone».

Ch. Ma.
06 maggio 2011
(ultima modifica: 07 maggio 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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