Diego Fusaro
"La vita non è che un'ombra in cammino; un povero attore, che s'agita e che si pavoneggia per un'ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. E' un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato." (Shakeaspeare, "Macbeth")
Il blog di Diego Fusaro
menù principale Pagina aggiornata il 14 aprile 2009
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Mi presento...
Ciao a tutti! Benvenuti sulla mia pagina personale, in cui troverete qualche informazione su di me. Dunque… premesso che parlare di sé non è così facile né – io credo – così simpatico (perché si rischia di oscillare tra i due estremi della modestia forzata e dell’esagerato encomio), vediamo da dove cominciare: tornando indietro indietro, oserei dire alle origini, sono nato il 15 giugno del 1983 a Torino, originario per metà della provincia di Venezia e per metà di Terzo, un simpatico paesino situato tra Asti e Alessandria. Ho conseguito la maturità classica presso il Liceo Vittorio Alfieri di Torino, sui cui banchi è nata la mia grande passione per il latino, il greco, la storia e, soprattutto, la filosofia. Quest’ultima ha, per così dire, segnato una svolta nella mia vita, una cesura tra ciò che c’era prima e ciò che è venuto dopo. Ciò non vuol dire, intendiamoci, che la mia vita sia consacrata solo e soltanto alla filosofia: mi piace anche uscire con gli amici, praticare sport, andare al mare (vado molto spesso a Spotorno, vicino a Savona), mangiar bene (in linea con l’insegnamento di Epicuro…), visitare città d'arte, andare al cinema, ecc. E del resto, se facessi filosofia 24 ore su 24, non sarei più Diego: sarei il Dio di cui dice Aristotele! Nel 2002 mi sono iscritto all’università, a Torino, intraprendendo il corso di studi in Filosofia. Troverete molte altre notizie sul mio conto leggendo la scheda qui a fianco!


Homo sum: nihil humani a me alienum puto. (Terenzio)  
Ego ipse. Se ci tenete ad ingrandire la foto, cliccateci sopra.

E se la stella si cambiò e rise,
qual mi fec'io che pur da mia natura
trasmutabile son per tutte guise!

(Dante, Paradiso canto V)


NAZIONALITA':   Italiana
CAPELLI:   Castano/Biondo
ALTEZZA:   1,75 circa
OCCHI   Due... e azzurri.
PESO:   Variabile...
SEGNI PARTICOLARI:   Lunatico! Confuso e felice!
GRUPPO SANGUIGNO:   ORH+
STATO CIVILE:   Dottorando in Filosofia della Storia, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
SPORT PREFERITI:   Calcio e tennis
INTERESSI:   Filosofia, musica e sport
COSE PIU' AMATE:   Il mare, il sole e ... la filosofia!
PIATTO PREFERITO:   Quello pieno! Tagliatelle col tartufo
CITTA' PREFERITE   Napoli e Alba
ATTORE PREFERITO:   Paolo Villaggio (mitico Fantozzi!)
SQUADRA DEL CUORE:   Toro
LINGUE PARLATE:   Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Piemontese.
PAESI DEL CUORE:   Terzo (Al), Spotorno (Sv)
PERSONAGGI STORICI PREFERITI:   Catilina, Lenin
PERSONAGGI STORICI PIU' ODIATI:   Papa Bonifacio VIII, Pizarro
FILOSOFI PREFERITI:   Epicuro, Marx, Vattimo
ZONE PREFERITE:   Le Langhe
COSE PIU' TEMUTE:   I calabroni!
LIBRI PREFERITI:   Sostiene Pereira, La divina commedia, Fenomenologia dello spirito
CARATTERE:   Sereno ma rannuvolabile!
LUOGO IDEALE:   Sardegna, Langhe
BEVANDA PREFERITA:   Il vino piemontese, specie il Barolo
VERDURA PREFERITA:   Melanzana
FRUTTA PREFERITA:   Anguria, cocco
ODI CORDIALI:   Raffaella Carrà, Pippo Baudo
VALORI FONDAMENTALI:   Amicizia e lealtà
RELIGIONE PROFESSATA:   Epicureismo
MOTTO:   L'uomo è per l'uomo l'essere supremo
MOTTO (GOLIARDICO):   Vivere est bibere
ORIENTAMENTO POLITICO:   Allievo indipendente di Hegel e di Marx
ANIMALE PREFERITO:   La tartaruga (di terra)
NUMERO PREFERITO:   92
COMICO PREFERITO:   Emilio Fede
CANZONI DEL CUORE:   "Iris" (Goo Goo Dolls); "Ma il cielo è sempre più blu" (Rino Gaetano)
PERSONAGGI DEI FUMETTI:   Paperinik e Pippo
SCRITTORE PREFERITO:   Italo Calvino (per il suo stile)
FILM PREFERITI:   "Il Federale" (Tognazzi); "Il postino" (Troisi)
LA PERSONA A CUI SON PIU' LEGATO:   La mia mamma, ovvio!
CANTANTE PREFERITO:   Rino Gaetano
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Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c'è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l'orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il fiume dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire.

Cos'è la vita? Follia. Cos'è la vita? Un'illusione, un'ombra, una finzione, e anche il bene più grande ha poco valore, perché la vita è un sogno. (Pedro Calderòn de la Barca)