Palermo

Padre Puglisi, il giorno del ricordo
in cattedrale centinaia di fedeli

Ricorre il ventennale dell'omicidio del sacerdote che è stato beatificato a maggio. In cattedrale arriva il sindaco e delegazioni di religiosi da ogni parte della Sicilia. Orlando: "La testimonianza di don Puglisi, interrotta dalla sua morte, ha rotto l'ultimo pezzo di complicità nella città nei rapporti tra mafia e chiesa". Decine di lenzuoli bianchi ai balconi sul luogo dell'omicidio. Il 20 ottobre la posa della prima pietra per una nuova chiesa a Brancaccio

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La cattedrale presa d'assalto nel giorno in cui ricorre il ventennale dell'assassinio di padre Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia. "Un fiore per Puglisi", è l'iniziativa organizzata in cattedrale e alla quale stanno prendendo parte in centinaia, arrivati da ogni parte della Sicilia per pregare sulla tomba del sacerdote beato a maggio.

In tanti stringono una rosa gialla tra le mani e leggono lettere dedicate al sacerdote. Le manifestazioni proseguono, dopo l'omaggio in cattedrale, in piazzale Anita Garibaldi, a Brancaccio, dove il sacerdote fu ucciso, alla presenza del cardinale Paolo Romeo. "La testimonianza di don Puglisi, interrotta dalla sua morte, ha rotto l'ultimo pezzo di complicità nella città nei rapporti tra mafia e chiesa", ha detto Orlando.

UN FIORE PER 3P/ FOTO

I primi ad entrare in cattedrale con indosso delle magliette dedicate a don Puglisi, a bordo di nn Ford Transit comprato di seconda mano e ribattezzato "Pino il pulmino", sono stati alcuni ragazzi di Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina. In nove, dai 18 ai 30 anni. "Non abbiamo un fiore, ma preferiamo portare con noi tanti semi lasciati da padre Puglisi", dice Fabrizio Nocifora, ingegnere 29enne del gruppo. "Siamo arrivati a Palermo questa mattina - aggiunge Rosalba Costa, laureata in lingue e impiegata in un'azienda privata - abbiamo visitato il quartiere e la parrocchia di Brancaccio dove celebrava messa padre Puglisi. Con i volontari del centro di accoglienza Padre Nostro. Ci conosciamo da tempo, siamo 14 in tutto, oggi solo una delegazione di noi è qui, ma eravamo anche al Foro italico per la proclamazione a beato del parroco di Brancaccio".

Il gruppo di amici da circa un anno porta in giro il messaggio di 3P "con semplicità - sottolineano - non era tipo da desiderare si facessero monumenti, preferiamo organizzare qualche iniziativa per il nostro territorio, autofinanziandoci. Vogliamo portare in giro un messaggio di gioia, come le nostre magliette, usando il sorriso".

IL RICORDO DI PIETRO GRASSO SU FACEBOOK

Intanto, continua in cattedrale il flusso di fedeli giunti per portare un fiore e un saluto a padre Pino Puglisi. Tante le persone che sostano davanti la salma pochi minuti dopo l'apertura della cattedrale. "Siamo qui per testimoniare che la nostra terra non venga ricordata come terra di mafia, ma come un luogo che ha saputo dare dei doni come solo la terra nuova riesce a fare", ha detto il parroco di Brancaccio, Maurizio Francoforte, che ha ricordato insieme al sindaco Leoluca Orlando e Maurizio Artale, presidente del centro Padre nostro, padre Pino Puglisi.  Ricorre oggi il ventennale dell'assassinio di don Pino Puglisi. Palermo ricorda il sacerdote, che è stato beatificato a maggio, con una serie di iniziative che hanno preso il via martedì e che si concluderanno domani.

Il 15 settembre del 1993 don Pino compiva 56 anni. Ad attenderlo, c'era un commando formato da Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro, Luigi Giacalone e Salvatore Grigoli. Fu proprio Grigoli a fare fuoco su ordine dei boss del quartiere, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. Ed è stato Grigoli, arrestato nel 1997 dopo una lunga latitanza e dopo essere sfuggito a una trappola mortale ordita da Cosa nostra, a fare luce sull'omicidio. Il killer, dopo avere confessato e chiamato in causa i complici, ha iniziato un cammino di conversione.

LA MESSA A BRANCACCIO
A Brancaccio, alle 18, è stata celebrata dall'arcivescovo Paolo Romeo una messa sul luogo dell'omicidio. "Don Pino ha donato un sorriso, ha dato la sua disponibilità a Dio e ha sigillato col suo sangue la sua dedizione al quartiere di Brancaccio e il suo amore alla Chiesa. Ad attenderlo c'erano odio, tenebre e violenza". Così ha esordito l'arcivescovo Paolo Romeo, che ha celebrato nel piazzale Anita Garibaldi la messa di anniversario per padre Pino Puglisi.

In prima fila, nel piazzale gremito dagli abitanti del quartiere, c'erano, tra gli altri,  il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, il sindaco Leoluca Orlando e  Francesco Puglisi, uno dei fratelli del sacerdote. Tantissime le persone in piedi che hanno assistito alla messa. Sul palco anche un frammento osseo, reliquia del parroco proclamato beato. A partire dal 1994 il 15 settembre, anniversario della sua morte, segna l'apertura dell'anno pastorale della diocesi di Palermo. Su ciascun balcone che circonda il piazzale decini di residenti hanno esposto i lenzuoli bianchi sui balconi.

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA PER UNA NUOVA CHIESA
"Dobbiamo rilanciare il messaggio di don Puglisi, un modello da imitare e per questo, tra le tante iniziative, il 20 ottobre il cardinale Romeo poserà la prima pietra nel terreno donato dal comune di Palermo e dall'agenzia nazionale dei beni confiscati per la costruenda chiesa che sarà intitolata a padre Pino Puglisi". Lo ha annunciato Monsignor Carmelo Cuttitta al termine della messa per il ventesimo anniversario della morte di padre Puglisi, celebrato nel piazzale Anita Garibaldi del quartiere Brancaccio dove il sacerdote fu ucciso.