Economia

Ricavi dei club, la Juve supera il Milan.
E il Bayern sgambetta lo United

Nella Football Money League di Deloitte i bianconeri sono il primo club italiano, al nono posto complessivo. Il Milan scende al decimo, male l'Inter al 15esimo. Davanti a tutti sempre il Real, con ricavi oltre 500 milioni. Il Psg degli emiri scala la classifica

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MILANO - Cresce il volume degli affari dei maggiori club calcistici, con le solite note Real Madrid e Barcellona a recitare la parte del leone. Ma nella Football Money League del 2014, stilata come di consueto da Deloitte, ci sono novità di rilievo che testimoniano la cavalcata di club emergenti come il Paris Saint Germain. Quanto all'Italia, il Milan bastonato in Coppa Italia scopre di essere dietro la Juventus in una classifica che di recente l'aveva vista dominare tra i club italiani.

Gli analisti di Deloitte mettono in fila le squadre misurando la loro capacità di generare ricavi da "matchday", cioè legati allo stadio durante i giorni delle partite, dal settore commerciale (merchandising, sponsor e affini) e dalla vendita di diritti tv. Sono dunque escluse le plusvalenze da mercato. Al primo posto, nella stagione 2012/2013, si conferma il Real Madrid. Le merengues sono rimaste a bocca asciutta con José Mourinho, ma guardano tutti dall'alto di 518,9 milioni di euro di ricavi generati, in crescita dell'1,2%. Alle loro spalle il Barcellona si conferma a 482,6 milioni, ma il divario aumenta da 29,6 a 36,3 milioni.

Tolti i due club spagnoli, si registrano le vere novità, a cominciare dal Bayern Monaco. Il club bavarese ha sfruttato la campagna vittoriosa in Champions League, bissata con il successo domestico in Bundesliga e addolcita dalla coppa di Lega. Così ha spinto ancor più sui ricavi commerciali - settore nel quale è già forte - mettendo insieme una crescita del fatturato di 35,5 milioni. A ciò si aggiungono 25,6 milioni aggiuntivi dai diritti televisivi, inclusi quelli Uefa legati alla Champions, e così la squadra ora affidata a Pep Guardiola butta giù dal podio il Manchester United: i bavaresi vincono contro i Red Devils per 431,2 a 423,8 milioni. Secondo gli esperti, però, lo United già quest'anno potrebbe rifarsi. Poco importa se il cammino in campionato, dopo il passo indietro di sir Alex Ferguson, è tutt'altro che esaltante: la nuova suddivisione dei diritti tv della Premier e l'allargamento dei partner commerciali potrebbe consentire già nel 2013/2014 di recuperare la posizione perduta, se non addirittura di insidiare il Barcellona.

Al quinto posto sale impetuoso il Paris Saint Germain. La corazzata di Ibra & co. è la prima squadra francese a entrare nella top five di Deloitte. Il Psg può contare su ricavi commerciali da 254,7 milioni, un record assoluto per la storia della Football Money League. Ma si tratta di una voce controversa, visto che il rapporto con il Qatar (proprietario del club attraverso la Sports Investments) è molto denso e ha già fatto storcere il naso ai puristi del fair play finanziario. In sostanza, molti accordi commerciali (con assegni generosi) sono riconducibili a società nell'orbita del Qatar, come la compagnia Emirates, con tanto di dubbi sulla loro natura di trasferimenti da parte della proprietà. Ciò detto, il Psg ha quadruplicato i ricavi dal giugno del 2011 - quando è passato in mani emiratine - e ora ne vanta ben 398,8 milioni.

Venendo all'Italia, la Juventus scala due posizioni e scalza il Milan a guidare la truppa tricolore. Per la Vecchia Signora la stagione 2012/2013 si chiude con ricavi a 272,4 milioni, che valgono il nono posto complessivo. La Juve ha potuto beneficiare dell'ultima campagna Champions: la Uefa ha girato oltre 65 milioni a Torino, la maggior fetta distribuita, perché le italiane a spartirsi il bottino sono state solo due, appunto Juventus e Milan. I rossoneri restano agganciati alla top ten della classifica, con 263,5 milioni al decimo posto. Ma fa pensare il calo dei ricavi da stadio, legato al crollo delle presenze a San Siro. Per di più, secondo Deloitte, nelle prossime due edizioni della Football Money League il Milan potrebbe uscire dalla top ten: finora è stato l'unico club italiano, insieme ad altre tre squadre europee, ad entrarvi sempre. Scendendo in graduatoria si trova l'Inter al 15esimo posto, con prospettive nere qualora non si centrasse l'ingresso in Europa, mentre si rivede la Roma al 19esimo posto.