In Spagna è il giocatore del momento. Di lui si parla ininterrottamente da sabato: non capita tutti i giorni di decidere un match come quello contro il Barcellona di Messi e Neymar. Piedi ben piantati per terra, testa sulle spalle, Fausto Rossi, classe ’90, non si è scomposto nemmeno dopo l’impresa del suo Valladolid: il gol che ha zittito i tifosi blaugrana, però, ha fatto sì che i riflettori si accendessero nuovamente sul talento di proprietà della Juve, dall’inizio della stagione in corso in prestito (con diritto di riscatto) in terra iberica.

Torinese, 24 anni ancora da compiere, una vita nelle giovanili della Juventus, dall’età di cinque anni e mezzo quando vestì per la prima volta la casacca bianconera. L’inizio di una lunga storia d’amore: dai pulcini alla Primavera, di cui poi diventerà anche il capitano e il simbolo. Legatissimo alla propria famiglia il centrocampista nato a Savonera: alla mamma Mirella (“Tu eres l’amor de mi vida”, recita uno dei tatuaggi di Fausto, a lei dedicato), al papà Franco, alla fidanzata Federica, che lo ha seguito in questa esperienza lontano dall’Italia e alla quale ha dedicato la rete di sabato.

Sembrava dovesse spiccare il volo definitivamente nell’estate del 2008: non ancora diciottenne fu protagonista di un ottimo precampionato con i bianconeri di Claudio Ranieri. Il debutto non arrivò, qualche infortunio ne rallentò la crescita. Fece però in tempo a togliersi delle soddisfazioni con Maddaloni prima e Bruni poi, vincendo per due volte il Torneo di Viareggio e qualche derby. E a proposito di stracittadine, nelle sue quattordici stagioni in bianconero, prima delle esperienze a Vicenza e Brescia, non deve essere stato facile per mamma e papà, tifosi granata, mandar giù tante sconfitte. «Al di là della fede calcistica mi hanno sempre sostenuto: certo, nei derby la situazione si complicava».

Sorride, Fausto, ripensando al passato. E lo fa senza alcun rimpianto. «Tornare in Italia? Non chiudo nessuna porta, ma qui mi trovo benissimo». Pioggia di messaggi, dopo il gol al Barça, dagli ex compagni ai tempi della Primavera, compreso il bomber di quella squadra, Ciro Immobile, che ora sta facendo la fortuna del Toro.

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