In pochi giorni di lavoro ha già conquistato la fiducia dei suoi giocatori, grazie anche ad una mossa a sorpresa. Per il sergente di ferro Andre Bester, uno con un passato nelle file dei marines sudafricani, il rispetto e la disciplina sono due capisaldi fondamentali, da trasportare anche sul terreno di gioco. E nella sua nuova avventura sulla panchina del Cus Torino, il tecnico ha continuato a seguire la sua filosofia, come già dimostrato ampiamente nelle prime uscite sul campo e poi con l’inatteso ordine, impartito a tutti i componenti della squadra e ai dirigenti al termine della prima settimana di fatiche, di ripulire il centro sportivo Angelo Albonico, sede degli allenamenti e delle partite della formazione torinese. Chissà quale sarebbe stata la risposta se Allegrio Ventura lo avessero proposto ai giocatori di Juve e Toro...

Mister Bester, come le è venuta un’ idea tanto bizzarra?

«Perché bizzarra? Non è la prima volta che dico ai miei giocatori di tirare a lucido il loro campo, l’avevo già fatto fare in Sudafrica, in Inghilterra ed Irlanda. In questa maniera, tutti i componenti della squadra lavorano fianco a fianco per diverse ore e riescono a dare un aspetto migliore alla loro casa. In più, capiscono quanto sia prezioso giocare sul proprio terreno di gioco ed, allo stesso tempo, rendiamo l’impianto più accogliente per i nostri tifosi che vengono a sostenerci la domenica».

Ha pensato a che cosa potrebbe succedere se ci provassero i suoi colleghi del calcio?

Questo è un modo anche per lanciare un messaggio agli altri sport e far vedere quali sono i veri valori del rugby».

Dunque, è stato soltanto un antipasto?

«Esatto, questo è stato soltanto il primo di una lunga serie di trovate che ho in mente: ho ancora tante sorprese per questa stagione. Non è finita qui».

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