Milano, 14 ottobre 2014 - 15:05

Luxuria e la cena ad Arcore: «Io parlavo, Silvio prendeva appunti»

L’ex parlamentare di Rifondazione a Villa San Martino insieme a Francesca Pascale: «Su unioni civili e adozioni Silvio è d’accordo, ora la legge è più vicina»

di Federica Seneghini

Francesca Pascale, Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria (Twitter) Francesca Pascale, Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria (Twitter)
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«Berlusconi è d’accordo. Mi ha detto che sosterrà il progetto di unioni civili alla tedesca che Renzi vuole presentare, compresa la stepchild adoption ». È soddisfatta Vladimir Luxuria, all’indomani della sua visita a Villa San Martino, ad Arcore, dove lunedì sera ha cenato insieme all’ex premier e alla fidanzata Francesca Pascale. «Un incontro piacevole - racconta l’ex parlamentare di Rifondazione - siamo stati a tavola dalle 9 fino all’una di notte. Abbiamo parlato di un sacco di cose, pure di ebola. E poi di animali. Berlusconi mi ha letto una poesia di madre Teresa di Calcutta e un sonetto di Dante, è come Benigni. Anche se chiaramente ci siamo concentrati sulle unioni civili». Con buona pace di chi, come Eugenia Roccella, non ha visto di buon occhio questo incontro («Un tempo la portavoce di Forza Italia era Elisabetta Gardini, la stessa che cacciò Luxuria dai bagni femminili della Camera», ha detto la parlamentare di Ncd).

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Luxuria, cena ad Arcore con Berlusconi e Pascale

Insomma Luxuria, com’è andata?
È stata una serata piacevole. Alla fine eravamo tutti d’accordo nel dire che la tutela delle coppie dello stesso sesso e dei bambini che già vivono all’interno di quelle famiglie non è una questione di destra o di sinistra. Ma è trasversale. Perché riguarda i diritti di tutti.

Eravate solo voi tre?
No, c’erano anche Alessia Ardenzi e Deborah Bergamin. Poi a un certo punto è arrivata anche Maria Stella Gelmini con il marito. Secondo me voleva capire cosa stessimo combinando.

Berlusconi che faceva?
Mi ascoltava. Prendeva appunti. Voleva capire di più. Era molto attento. Rispetto a quando c’era il Pdl, credo che ora si senta più libero di dire come la pensa veramente. Da quando ha creato Forza Italia si è liberato di certe componenti del suo partito ostili ai diritti gay.

La legge ora è più vicina?
Credo di sì. E questo anche grazie alla parte più libertaria del centrodestra. Ora il centrosinistra non può più usare lo spauracchio della destra contraria ai gay. E visto che anche il Sinodo dei vescovi ha aperto in questo senso, il centrodestra non può più usare quello del Vaticano.

C’è stato anche il tempo per un selfie con Dudù

Appena sono entrata in casa mi ha fatto un sacco di feste, mi è saltato addosso. Quel cane ha buon gusto (ride ndr).

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