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Fassino candida un kebabbaro: "Dimostrerò cosa può fare un immigrato"

Nella Sala Rossa di Torino, dove si riunisce il consiglio comunale, potrebbe presto sedere un kebabbaro

Fassino candida un kebabbaro: "Dimostrerò cosa può fare un immigrato"

Dopo anni di flirt, la sinistra convola finalmente a nozze con i migranti. Da sempre affascinati dal sapore esotico, non hanno mai mancato di corteggiare l'elettorato non-autoctono con sussidi e manifestazioni pubbliche di apprezzamento e solidarietà. Eppure questo amore non sembra del tutto disinteressato: la sinistra infatti guarda alla sostanziosa "dote" che questa "sposa" porta con sé.

E per raccattare la suddetta "dote" (leggasi voti), i sinistri hanno pensato bene di schierare in campo i migranti stessi. A Torino, è stato candidato il primo kebabbaro d'Italia. Bibo correrà alle comunali per sostenere Piero Fassino, nella lista Passoni. L'egiziano, noto come "re del kebab" per essere stato uno dei primi ad aprire in città, è stato arruolato da Gianguido Passoni, l'assessore uscente, ex Comunisti italiani, fautore della lista che la sinistra rimasta fedele a Fassino presenterà alle prossime Comunali. Un piano per arginare la diaspora rappresentata da Giorgio Airaudo, candidato di Sinistra italiana, appoggiato dagli ex Sel che hanno rotto l'alleanza con il centrosinistra.

"L'idea di entrare in politica mi entusiasma: dimostrerò cosa può fare un immigrato", afferma il kebabaro. Che, sicuro della vittoria, assicura: "Porterò un sacco di voti". Il suo vero nome è Bahaad Heiwiss, ma tutti lo conoscono come Bibo. Origini egiziane, cittadinanza italiana. Da sempre impegnato nel sociale, dalla parte "giusta" chiaramente: ha cucinato per i rifugiati ospitati dall'Arci, e partecipato alla vita politica della città, tanto che nel 2011 aveva sostenuto Fassino e, alle primarie, l'allora candidato di Sel, Michele Curto.

Bibo non è il solo ad interessarsi di politica. Il fratello Ibraihm, infatti, è stato candidato lo scorso novembre alle elezioni per il parlamento egiziano, in una lista vicina ad Al Sisi. Bibo e l'altro fratello, Mohamed, l'hanno sostenuto da piazza Madama Cristina, organizzando anche dei pullman per portare a votare gli egiziani torinesi all'ambasciata del Cairo a Milano.

Fassino intanto scalpita, speranzoso, e attende la "sposa" con i suoi numerosi "invitati".

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