«Non era certo una gran giostra, ma ai bambini doveva parere fatta di cioccolato, perché le stavano sempre intorno in ammirazione e facevano capricci per salirvi»: nelle Favole al telefono, Gianni Rodari racconta «La giostra di Cesenatico» apparsa nella città della Riviera romagnola dopo la II guerra mondiale. Una giostra azionata a mano, costruita nella meccanica e nei soggetti da un signore che somigliava a Totò e che ne faceva l’imitazione quando spingeva la sua creazione carica di bimbi.

Unico divertimento per i piccoli abitanti di Cesenatico nei difficili anni del dopoguerra, la giostra ispirò Rodari e oggi è arrivata ad Asti, nel «Luna Park delle meraviglie» dell’attore e artista Antonio Catalano. «Nel tempo la giostra ha cambiato diversi proprietari, fino a quando è stata sostituita da attrazioni più moderne - racconta Catalano. È poi finita in un magazzino, fin quando la trovò Tinin Mantegazza». Regista, illustratore, impegnato nel teatro per ragazzi, Mantegazza acquistò e restaurò la giostra. E ora Antonio Catalano l’ha portata ad Asti: «L’ho voluta per ritrovare memoria e lentezza delle giostre d’una volta, quelle del tempo sospeso che scavalca le mode - spiega Catalano. Sono le giostre dei giri lenti, dei bimbi che salutano, spariscono e riappaiono come nel bubusettete di una volta».

L’idea

Nel cortile di Palazzo Ottolenghi (corso Alfieri), tra le attrazioni del «Luna Park delle Meraviglie», la Giostra di Cesenatico accoglie i bambini con cavallino di legno, vespa, trenino, macchinine. Il movimento, perfetto e stabile, è affidato alle mani magiche di Catalano, «artista-giostraio» adatto ai racconti di Rodari: «Uno stregone quell’ometto? Una giostra magica quella buffa macchina traballante?». E il suo Luna Park è luogo perfetto, perché l’arte di Catalano nasce dalla «bellezza delle cose semplici». Proprio a Rodari, Catalano ha dedicato la sua «Giostra delle meraviglie»: l’ha realizzata utilizzando vecchi oggetti ed è a spinta, come quella di Cesenatico. Ci sono l’elefante, l’aeroplano, la slitta e la barca, ma anche libri e almanacchi da sfogliare.

La meraviglia

Un divertimento d’antan, come la giostra di Cesenatico e come le favole di Rodari che in comune con Catalano ha filosofia («leggerezza, sorriso, risata sono la via del cuore») e papà panettiere: «Ci lega l’idea delle mani in contatto con il cuore, del senso artigianale delle cose, dei pezzi unici e non in serie per restituire anima alle cose, per dare vita a oggetti carichi di memorie, pensieri e poesia. Queste sono giostre sulla lentezza, giostre della lumaca». Queste le attrazioni di un luna park un po’ speciale, un mondo che chiama a raccolta gli «ammalati di meraviglia», con giochi che «rimettono al centro lo sguardo e la relazione perché - come dice Catalano - oggi la vera opera d’arte è l’incontro».

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