Caposcuola nell'arte musicale e del cabaret, nel corso della sua quasi cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.
Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali pietre miliari della musica italiana, e di varie colonne sonore, Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni '90, ha riconquistato una certa notorietà ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici.
Laureato in giurisprudenza, destinato alla carriera notarile (come il padre), ha esercitato la professione di avvocato, si avvicina al mondo del jazz come amatore suonando il vibrafono in alcuni gruppi musicali di Asti. Contemporaneamente inizia a scrivere le sue prime canzoni in collaborazione con il fratello Giorgio. È lui stesso però ad affermare che iniziò a scrivere la prima canzone della sua vita "durante una noiosissima lezione di diritto all'università".
È nel 1974 che esordisce come cantautore, grazie al produttore Italo Greco che lo spinge a cantare le proprie canzoni; il disco, intitolato semplicemente con il suo nome e cognome, contiene una sua versione di Una giornata al mare, e alcune canzoni nuove tra cui una, Onda su onda, che qualche mese dopo viene incisa con successo da Bruno Lauzi.
L'anno successivo ripete l'esperienza con un nuovo album, ancora intitolato Paolo Conte, a cui attinge nuovamente Lauzi che incide Genova per noi, e che contiene altre canzoni che diventeranno dei classici del repertorio contiano, come La topolino amaranto e La ricostruzione del Mocambo.
Nel 1976 partecipa al Premio Tenco, che accompagnerà la sua ascesa per molti anni. Tra la fine del 1976 e gli inizi del 1977 Conte prova ad esibirsi in concerto con alcuni amici conosciuti alla RCA: sono Piero Ciampi, Nada e Renzo Zenobi, ma le serate non riscuotono molto successo; viene anche registrata una trasmissione televisiva, che però la Rai non trasmetterà mai; grazie a quest'incontro, comunque, Nada incide nel suo disco di quell'anno due canzoni di Conte, Avanti bionda e La fisarmonica di Stradella (per quest'ultimo brano il cantautore effettuerà alcune modifiche al testo).
Però è solo nel 1979 con Un gelato al limon che riesce a farsi apprezzare a pieno dal pubblico, grazie anche a Francesco De Gregori e Lucio Dalla, che nel corso del tour "Banana Republic" interpretano (e successivamente incidono) la canzone che dà il titolo al disco; altre due canzoni, Bartali e Sudamerica, vengono proposte da Jannacci nel suo album "Fotoricordo", e contribuiscono ulteriormente a rendere popolare Paolo Conte.
"Paris milonga", del 1981, contiene la canzone forse più famosa di Paolo Conte, Via con me, reinterpretata in seguito anche da Roberto Benigni. È adorato dal pubblico francese, e, come pochi altri autori italiani, anche dall'ambiente musicale statunitense. Sempre al 1981 risale una collaborazione importante, quella con Gabriella Ferri per l'album "Gabriella", per cui scriverà alcune canzoni come Sola contro un record, Non piangere e Vamp (quest'ultima incisa anche da Conte nel 1988 nel disco dal vivo "Paolo Conte Live")
Negli anni ottanta escono diversi album di inediti, e nel frattempo è impegnato in molte tournée all'estero dove, come in Italia, registra il tutto esaurito. Prima summa di queste esperienze concertistiche sono gli album "Concerti" (1985) e "Paolo Conte Live" (1988).
Insegue da molto tempo l'aspirazione di vedere sulle scene un suo musical, generato in svariati anni di creazione, dal titolo "Razmataz", del quale ha progettato tutti i dettagli, compresi i costumi. Una serie di bozzetti e disegni di straordinaria efficacia, che dimostrano il raro eclettismo di Conte, delineano con precisione il percorso dell'opera. La commedia vede la luce già nel 1989 in un omonimo libro, dove compaiono i disegni, gli spartiti, e i testi con le annotazioni di Conte. Le musiche principali sono state pubblicate in un CD soltanto nel 2000, mentre nel 2001 è stato pubblicato il DVD della commedia.
Conte è anche uno dei "maestri del Palio di Asti", avendo dipinto i due tradizionali sendalli raffiguranti san Secondo, per l'edizione 2007 dell'antica festa astigiana di settembre. Nel maggio del 2007 l' Accademia delle Belle Arti di Catanzaro gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Pittura per l'opera multimediale "Razmataz". Conte ha avuto assegnati ben quattro "Ricci d'Argento" del celebre orafo Gerardo Sacco, riconoscimento di "Fatti di Musica", la rassegna del miglior live d'autore italiano organizzata da Ruggero Pegna che premia i migliori concerti d'autore italiani di ogni anno. La sua band