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Giffoni Film Festival
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Cinema per Ragazzi, giudicato da ragazzi. 33 nazioni a Giffoni Valle Piana (Sa)
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27/07/2008
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Futuro
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Dal sito ufficiale
Sono stati 1.600 i titoli visionati e 2.205 i ragazzi provenienti da 33 paesi che hanno assistito a circa 100 titoli in competizione. Tra i tanti ospiti, Meg Ryan, Tim Roth, Tony Servillo e Pierfrancesco Favino
GIFFONI FILM FESTIVAL IN 10 PUNTI |
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Il Gff nasce nel 1971 da un’idea di Claudio Gubitosi: promuovere e far sviluppare il cinema per ragazzi, elevandolo dalla posizione marginale che occupava al tempo, ai ranghi più consoni di un “genere” di grande qualità e capacità di penetrazione del mercato.
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“Di tutti i festival quello di Giffoni è il più necessario”. Frase finale di una lettera che François Truffaut lascia come importante eredità in seguito alla sua visita nel 1982 al GFF.
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Due intuizioni si rivelano fondamentali e ancora oggi sono pilastri insostituibili del “concept” GFF:
- una giuria composta da soli ragazzi
- ambientarlo nel piccolo paese di origine: Giffoni Valle Piana.
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Nel corso del tempo il numero dei giurati è cresciuto fino a oltre 2000 e il ventaglio dei Paesi di provenienza ha raggiunto ormai quota 36, abbracciando tutti i continenti del Mondo. I ragazzi della giuria sono di età compresa tra i 6 e 18 anni, divisi in 4 sezioni per fascia d’età, a cui vanno aggiunte le due ultime nate, dedicate ai bambini dai 3 ai 5 anni e agli over 18. A tutti i giurati il compito di: vedere, giudicare, discutere, votare i film in concorso.
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Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep,Jeremy Irons, John Travolta, Wim Wenders, Ben Kingsley, Kathy Bates, Krzystof Kieslowsky, Roman Polanski, Danny de Vito: tra i tanti ospiti internazionali arrivati al GFF nel corso di questi 38 anni di attività. La lista completa comprende praticamente tutti gli autori e gli attori più importanti del cinema italiano di queste ultime 4 decadi.
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A caratterizzare il fenomeno GFF è soprattutto la sensibilità nella scelta dei film, atto finale di un processo di valutazione e analisi del panorama mondiale del cinema per ragazzi. Temi sempre importanti e, talvolta, delicati presentati attraverso discussioni a seguire la visione del film.
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Un’opera proiettata al GFF ha come un marchio di garanzia, un sigillo che ne attesta la qualità e la adeguatezza rispetto a un pubblico di teenager e famiglie.
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Da oltre 10 anni il GFF si è affermato non solo come un festival rinomato e sinonimo di qualità, ma soprattutto come efficiente “azienda culturale” che occupa decine di giovani a tempo pieno e organizza eventi tutto l’anno. 180.000 studenti arrivati a Giffoni in 10 anni per il progetto Movie Days.
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Da 6 anni il GFF ha creato una rete di festival nel Mondo (Giffoni World Alliance) che usando il format GFF è capace di diffondere a livello planetario film per ragazzi di grande qualità.
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Produzioni di film con le scuole, teatro, musica, eventi culturali, pubblicazioni editoriali: l’inimitabile marchio GFF supera i confini del cinema. |
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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY |
STORIA DI UN'IDEA
Quella che propongo è una storia breve del lungo percorso che ha condotto alla progettazione della Giffoni Multimedia Valley, il centro destinato ad ospitare e realizzare il futuro della storia infinita del GFF, in tutte le sue espressioni. |
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1980
Si può cominciare nel novembre 1980. Un devastante terremoto colpisce la Campania e la Basilicata. Mentre il festival muove ancora i primi passi, ci si ritrova in un’atmosfera segnata dal lutto, dal crollo degli edifici e delle speranze in un futuro migliore. Nonostante il clima di instabilità, il festival non si ferma: proprio i suoi uffici, situati in una vecchia caserma, nella piazza di Giffoni, vengono trasformati in centro di prima accoglienza e, successivamente, trasferiti proprio nell’abitazione di colui che scrive.
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All’indomani del terremoto si parla di “ricostruzione”, non solo strutturale: quello che va ricostruito è anche il tessuto sociale. Comincio a pensare alla possibilità di richiedere finanziamenti per la creazione di un centro che possa accogliere i giovani e gli uffici del festival: propongo quindi al Comune di Giffoni di utilizzare i fondi destinati alla ricostruzione anche per la creazione di un Centro Polivalente. Il progetto rientra, infatti, in quelli finanziabili con i fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto.
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1982 Nel 1982 il Giffoni Film Festival arriva alla dodicesima edizione. All’orizzonte si delinea un futuro possibile: la manifestazione comincia ad attirare l’interesse della stampa e del grande pubblico. Segno del cambiamento, la visita di François Truffaut che dichiara come il festival di Giffoni sia, “tra tutti i Festival, il più necessario”. |
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Questa edizione rappresenta un importante spartiacque. Aumenta la consapevolezza di nuove necessità: da un lato l’esigenza di professionalizzazione (che mi convince a trasformare il lavoro per il GFF nella professione di una vita) e dall’altro la necessità di spazi adeguati alla crescita che si prospetta. Nell’82 la sede permanente, costituita da poche stanze, non regge l’urto della manifestazione e appena chiuse le scuole, gli uffici si trasferiscono temporaneamente negli istituti scolastici del paese. I due cinema a disposizione, Valle e Moderno (i posti totali erano quelli che oggi sono nella sala Truffaut) risalivano rispettivamente agli anni ‘50 e ‘20 e non avevano subito alcuna ristrutturazione significativa. Le macchine di proiezione erano a carbone, le poltroncine di legno. Le soirée si tenevano nella piazza principale del paese, incapace di assorbire tutto il pubblico che cominciava a partecipare. L’unica arena era chiusa da tempo e invasa dalle sterpaglie.
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1985 L’idea di una Cittadella, costituita da poche strutture capaci di concentrare in uno stesso luogo uffici, sala, arena all’aperto e servizi principali è già ben definita. È la soluzione ideale per un festival che potremmo definire ancora un “monoprodotto”, cioè, l’unica attività degli organizzatori durante l’anno.
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La ricchezza produttiva di oggi non si profilava ancora all’orizzonte. Contemporaneamente mi faccio promotore presso la Regione Campania, dell’istituzione di una Cineteca Regionale. Consiglio e Giunta Regionale approvano il progetto. Negli anni successivi, mi impegno perché il Comune di Giffoni venga identificato come sede naturale della Cineteca, che potrà essere unica nel suo genere, se specializzata in produzioni per bambini e ragazzi. |
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1986 Il progetto della Cittadella compie un laborioso percorso che condurrà all’approvazione da parte del Governo Italiano, solo 12 anni dopo la sua nascita. In questi anni di battaglie, di speranze e delusioni, molte cose accadono. Il cinema Moderno chiude e il GFF assume la gestione del Cinema Valle. Diventa, cioè, esercente.
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1987 Non abbandono l’idea di fare del festival un centro culturale che pulsi tutto l’anno e, pur avendo a disposizione pochissimo spazio, apro le porte della nuova sede di Via De Cataldis ai ragazzi, che abitualmente lavorano al festival come volontari.
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Buona parte dei giovani che allora vedevano film insieme in quegli uffici o, perché no, giocavano al calcio balilla, oggi hanno fatto del festival la loro professione.
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1989-1990 Viene terminata (casualmente alle spalle del cinema Valle?) la costruzione del Centro Polivalente, caldeggiato già nel dopoterremoto. Il festival occupa gli uffici di quella che sembrava la sede definitiva, purtroppo soltanto per poche settimane. |
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Al termine dell’edizione del 1990, tutti a casa e il centro Polivalente diventa Scuola e Poliambulatorio. Praticamente il Comune vende la struttura all’ASL. Una prima grande delusione. Nel luglio 1990 viene conclusa una prima ristrutturazione del Cinema Valle a cura dell’Ente Festival. Il Giardino degli Aranci, vecchio cinema all’aperto risalente agli anni ’50, viene acquistato dal Comune di Giffoni Valle Piana. Il GFF favorisce l’acquisto rinunciando ad un finanziamento di venti milioni di lire.
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1995 Viene abbinata alla manifestazione una lotteria nazionale. Con i fondi ottenuti, il Comune ristruttura il Giardino degli Aranci.
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1996 Lo staff del GFF non produce più il solo evento annuale. In gennaio viene realizzata a Salerno la prima edizione di Linea d’Ombra. Nell’aprile dello stesso anno partono i Movie Days, le giornate del cinema di Giffoni dedicate agli studenti.
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1997 Il Governo Italiano approva il finanziamento della Cittadella del Cinema. Si parte nello stesso anno con la posa della prima pietra.
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2000 Il sogno sta per realizzarsi, ma quasi 20 anni dopo. La costruzione procede, eppure è già evidente come non risponda più alle mutate esigenze. Il festival è cresciuto, ed al di là delle più rosee previsioni. |
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Quella che nell’82 sembrava poter rispondere a tutte le esigenze della manifestazione, nel 2002 è una struttura insufficiente, che richiede una revisione continua soprattutto dal punto di vista tecnologico: in 20 anni si è passati dalle VHS ai DVD, da un personale di 1 o 2 unità ad uno staff di oltre 50 professionisti impegnati tutto l’anno nell’ideazione e nella realizzazione del Giffoni Film Festival in tutte le multiformi attività. |
Alcune visioni ci soccorrono in momenti non facili: la constatazione che senza ulteriori strutture non sarà possibile operare una nuova spinta in avanti, conduce a non pochi tormenti. Che fare? Fermarsi? Rinunciare ad una serie di progetti che sono già pronti a partire, oppure provare un nuovo salto mortale? |
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Una sera sono a cena a Roma, solo. A tormentarmi è sempre la stessa riflessione: la Cittadella che 20 anni prima avrebbe risolto molti problemi, oggi può essere solo un punto d’inizio. E perché non la porta d’accesso ad un complesso più ampio? Ad un progetto più ambizioso? E la Cineteca? La Regione ha approvato che la sua sede sia Giffoni, ma dove collocarla? Come fare in modo che idee e progetti producano possibilità di lavoro per giovani professionisti ? E come incrementare le capacità ricettive dell’area? |
Non solo. Potenziare il Giffoni Film Festival significa favorire la crescita del paese che lo ospita, ma anche dell’intero territorio dei Monti Picentini, e trasmettere un’idea fortemente positiva della cultura e delle capacità organizzative dei professionisti campani, che costituiscono ormai il 99% dello staff GFF.
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In questa serata solitaria, immagino e disegno, a modo mio, la bozza di una piantina assemblando l’esistente con nuove strutture. Il risultato è la GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY. Da questo momento comincia un periodo di grande fermento ed un importante processo di sviluppo dell’idea originaria: tutti i contatti con diversi professionisti nazionali ed internazionali non fanno che confermare la bontà dell’idea, il suo valore, il peso che essa può avere nell’economia dei Picentini e della Campania. |
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2000 Grazie ad un finanziamento straordinario del Governo, ottenuto per il trentennale della manifestazione, il GFF procede ad una nuova ristrutturazione del Cinema Valle. Intanto, comincia il recupero urbanistico, con fondi della Comunità Europea, del Borgo Medievale di Terravecchia. In una tesi di laurea era stato indicato come location ideale per nuove residenze al servizio del GFF. |
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2001 Il GFF realizza il primo importante evento internazionale a Berlino: tre giorni di cinema destinati a studenti. È solo il primo passo verso una serie di impegni all’estero che cambieranno radicalmente il lavoro dello staff del GFF. |
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2002 Gli uffici della Cittadella si aprono in febbraio. Come detto, la loro palese insufficienza logistica, costringe l’ente a locare diversi immobili per contenere tutti gli uffici.
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Contemporaneamente, sollecito le istituzioni locali e nazionali a condividere la mia visione. E in parte ciò avviene. Si pensi al PIT degli 11 comuni picentini che ha come obiettivi primari il cinema, la multimedialità e l’accoglienza culturale, e che, per questi fini, viene dotato di un finanziamento di 21.000.000 di euro. Insomma, l’area sceglie la sua vocazione sulla base delle sollecitazioni e delle opportunità offerte dal GFF. Tuttavia neanche un euro dei fondi PIT viene destinato alla realizzazione della GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY e il GFF riceve solo un finanziamento da investire nella promozione dei Picentini, nell’ambito dei suoi eventi internazionali. |
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2003 In dicembre il festival realizza il NEXT GEN FILM FESTIVAL a Miami. L’evento aprirà le porte degli USA.
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2004-2006 Il festival si è trasformato in un’azienda che produce eventi culturali che hanno come comune denominatore il rapporto tra cinema e ragazzi. Il cinema secondo il GFF può essere un elemento importante nella formazione e nella crescita dei ragazzi e, soprattutto, costituisce un terreno
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comune in cui le giovani generazioni possono incontrarsi e confrontarsi, proprio in un tempo in cui i confini tra nazioni e culture differenti sembrano diventare labili, ma nascondono pericolosi fili spinati. Sul piano internazionale si moltiplicano gli eventi: Giffoni-Hollywood, Australia, Albania, Polonia. Sul piano nazionale, oltre al festival di luglio, c’è il grande impegno con le scuole attraverso Movie Days, i corsi di cinema, la produzione di cortometraggi nelle scuole e nei comuni d’Italia, il festival per le scuole, La Piccola Bottega dei Filmmakers, i Movie Days Hospital ed i Movie Days On Tour. Il progetto della Giffoni Multimedia Valley, abbozzato da me, viene sviluppato da un equipe di architetti ed ingegneri che definiscono la forma del polo multimediale, nel quale ci sarà spazio per l’organizzazione degli eventi, per la loro realizzazione ma anche per la formazione di professionisti e per la produzione multimediale. In 37 anni di esperienza, il GFF ha imparato a conoscere il suo pubblico di riferimento, a studiarne gusti e tendenze. Allora, chi meglio può immaginare di realizzare eventi culturali e percorsi formativi ma anche intrattenimento e produzioni audiovisive per gli under 18? Non solo. Lo sguardo del GFF non è attento solo ai ragazzi italiani ed europei, ma anche ai ragazzi di altri continenti che conoscono e partecipano attivamente agli eventi nazionali ed internazionali targati Giffoni.
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Dunque, la GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY sarà il luogo ideale in cui scoprire l’universo giovanile in tutte le sue molteplici sfaccettature. Uno spazio aperto allo studio, all’analisi, ma anche alla creatività e ad ogni forma d’arte fatta per e da i ragazzi. |
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Uno spazio organizzato ma sensibile alle trasformazioni tecnologiche che il tempo richiederà. Uno spazio accogliente e piacevole in cui trascorrere il tempo tra gioco e apprendimento e dove le famiglie potranno condividere esperienze positive. Allo stesso tempo GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY, se realizzata così come immaginata, potrà diventare un cuore pulsante, un motore sempre attivo capace di innestare nuove energie nel tessuto economico e sociale dell’Area dei Picentini. Il team GFF ha nel cassetto centinaia di progetti e idee che, se sostenute in maniera adeguata, contribuiranno a fare della GMV un centro dove molti troveranno lavoro, soprattutto tra i più giovani. Perché ciò si realizzi, ci sarà bisogno ancora di molto lavoro e di grande impegno da parte di tutti. La storia breve si ferma al momento qui. Per ora c’è una buona notizia: la promessa da parte del Presidente della Regione Antonio Bassolino, fatta ufficialmente durante la 36° edizione del festival, di finanziare GMV. A seguito di questa dichiarazione, il comune di Giffoni con un equìpe di tecnici, perfettamente consapevoli dell’importanza e delle peculiarità dell’idea, hanno realizzato il progetto, depositandolo presso la Regione. Adesso attendiamo l’altra buona notizia. Il finanziamento di 30 milioni di euro per la realizzazione della GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY. |
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CLAUDIO GUBITOSI |
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