Fay, Gustav, Hanna, Ike e probabilmente Josefina.. Sono questi i nomi degli uragani che, nel giro di un solo mese, hanno sconvolto le terre di Haiti, nomi comuni per una tragedia che non ha paragoni..
Immediati gli aiuti internazionali anche se molte zone rimangono difficili da raggiungere a causa dell'ostruzione di ogni via di accesso. Con migliaia gli sfollati e più di 600 vittime accertate, il bilancio negativo di Haiti si fa più grave di quanto già non fosse: alto tasso di disoccupazione, situazioni igieniche estreme, povertà, mortalità e delinquenza minorile – più del 40% della popolazione è al di sotto dei 14 anni e vive per strada.
Per quanto possibile, ora la situazione è drammaticamente peggiorata. I salesiani hanno ugualmente aperto le porte della scuola accogliendo circa 250 sfollati della zona; sebbene la necessità fosse più ampia, hanno dovuto limitare la disponibilità in quanto restava utilizzabile solo il primo piano dell'edificio. Da quanto comunicato per via telefonica si sono verificate seri danni alla casa e agli edifici della scuola professionale, dove il pian terreno è stato completamente allagato.
Danneggiati la pompa dell'acqua, il gruppo elettrogeno, le attrezzature informatiche, automobili e gli strumenti della scuola professionale. I tre quarti del recinto, che poteva fornire una minima protezione, sono stati abbattuti dalla furia dell'acqua.Ogni minimo aiuto è indispensabile per poter sostenere il lavoro incessante dei salesiani haitiani. L’Associazione Missioni Don Bosco ONLUS con questo progetto vuole dare l'opportunità ai missionari di offrire: accoglienza, assistenza medica e psicologica, beni di prima necessità, ricostruzione e possibilità di un futuro migliore.