Sterile e incompleto quell’articolo che si limitasse alla cronaca della pur luminosa presentazione del volume "Arte nel territorio della Diocesi di Saluzzo" (L’Artistica Editrice - 50 euro, nelle migliori librerie). Equivarrebbe a disgiungerla dall’apporto umano di colui che lo volle, pugnacemente lo perseguì con la dedizione, lo scrupolo, l’etica del lavoro ben fatto, che giustamente gli vengono riconosciuti non solo in ambito saluzzese: il prof. don Romano Allemano, curatore dell’opera assieme alla dott. Giovanna Galante Garrone e alla dott. Sonia Damiano. E così è stato venerdì 19 dicembre nel salone della Cassa di risparmio di Saluzzo, con un affollato parterre di autorità e di uomini di cultura, clero e laici di grande statura in una amalgama interessata e coinvolta. Una sorta di festa in famiglia, data la riservatezza degli inviti, e il non voluto annuncio stampa. Ma una famiglia grande e armoniosa, e non solo in senso lato, per i molti che in modi diversificati hanno aiutato, collaborato, favorito la stesura dell’opera, che consta di ben 600 pagine, dalla grafica e dalla veste ineccepibili ed eleganti.
Un’opera dunque che segue, a sorpresa, l’immane lavoro del censimento informatizzato voluto dalla Cei, iniziato nell’ottobre 1998 e terminato (prima diocesi a livello nazionale) nel dicembre 2005, per la ricerca, custodia e valorizzazione del ricco patrimonio artistico diocesano.
16.326 schede (per il costante lavoro delle dott. Sonia Damiano e Laura Senatore) con relative immagini, per 91 parrocchie, con commenti storici, stagioni artistiche, tipologie varie… Allora per questa preziosa banca dati, come oggi, per il ponderoso volume, è stato curatore don Allemano, nella sua veste di delegato per i Beni culturali ecclesiastici arricchita dalla passione personale, ancorchè da quella fra le più nobili, ossia la capacità di commuoversi. Commuoversi ai giusti riconoscimenti tributatigli, fra i molti, dall’attuale vescovo Guerrini, dall’emerito vescovo Bona a mezzo graditissimo fax, dagli eminenti studiosi già citati, nonché dal prof. Rabbia, cesellatore della parola ma anche illuminato presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo, maggiore ente finanziatore.
da http://www.corrieredisaluzzo.it/?news=3530&edizione=