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    Lo stadio che cambia il calcio  (4605 Click)
    Volume in uscita con l’inaugurazione del nuovo stadio l’8 settembre 2011
    12/09/2011
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    Calcio
     

     

    Prefazione

    La nuova casa della Juventus è finalmente pronta. Per celebrare questo momento, che segna per la nostra società l’inizio di una nuova era, nasce questo volume, un racconto per immagini di quella che definirei come una vera e propria “creazione”. La chiamo così perché basta guardare una delle fotografie che compongono questo libro, quella che raffigura una spianata in un’area quasi desertica, per avere la sensazione che quest’opera, che sorge sulle ceneri del vecchio Delle Alpi, in realtà nasca dal nulla. Sia chiaro, non voglio dimenticare l’impianto che ci ha visti trionfare e gioire, ma è evidente che quest’opera sontuosa, realizzata da un pool di architetti e di ingegneri di fama internazionale, è tutt’altra cosa non solo rispetto alla vecchia struttura, ma anche al resto degli impianti italiani. Questo è per noi un investimento importante, perché ci permette di colmare un gap con i più importanti club europei, che proprio da questo genere di impianti arrivano a ricavare fino ad un terzo dei loro introiti. In Italia siamo i primi ad avere uno stadio di proprietà e ci auguriamo di non restare gli unici, perché all’estero questa è la norma e non un’eccezione. Ritengo che la “nuova casa” della Juventus, oltre ad avere un  enorme valore affettivo, possa anche diventare per la società un’importante fonte di ricavi, attraverso i quali perseguire quel fair play finanziario che sta alla base della politica del Presidente della Uefa Michel Platini. Si tratta di un investimento importante che pensiamo meriti di essere ripagato. 
    Il nostro stadio, che in questo volume vedete raccontato attraverso le immagini suggestive raccolte da fotografi che ne hanno seguito passo dopo passo la costruzione, sarà uno stadio per il calcio, come dimostra l’ottima visibilità, basti pensare che le prime file di seggiolini sono a soli sette metri e mezzo dal campo da gioco. Sono inoltre previste attività di business e di entertainment, le prime nelle aree Premium, le seconde sugli spalti, dove il pubblico, che avrà accesso a servizi di alto livello, sarà coinvolto in attività finora mai organizzate in uno stadio italiano.
    È giusto infine allargare lo sguardo a ciò che circonda questa struttura. L’area interessata da questo profondo rinnovamento è di circa 360.000 metri quadrati. Ci saranno infatti, oltre all’impianto in cui giocheremo, anche il centro commerciale Nordiconad, adatto a soddisfare le esigenze dei clienti della grande distribuzione e che, particolare non trascurabile, genererà anche molti posti di lavoro, il Museo, dove rivivere la nostra storia, aree verdi, parcheggi, campi da calcio e fra qualche anno anche la sede sociale.
    A livello di infrastrutture, assieme ai siti olimpici e alle Spine, sarà una delle più grandi opere realizzate a Torino negli ultimi vent’anni. Inoltre, la nostra volontà di far vivere l’impianto non solo il giorno gara ma tutta la settimana, sarà un’ottima occasione per dare nuova vita a un quartiere che è già stato riqualificato a livello urbanistico contestualmente alla costruzione dello stadio e che ha voglia di vivere con noi un futuro ricco di soddisfazioni per tutti.


    Andrea Agnelli




     
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