Intervistato da "Inter Channel" il tecnico nerazzurro parla della sua esperienza italiana: "Sono qui per imparare, non per fare il maestro. Insegno ai giocatori non a giocare a calcio, ma a giocare insieme"
Ha allenato squadre come Benfica, Porto e Chelsea. È soprannominato "The Special One", come si definì durante la sua prima conferenza stampa al Chelsea.[1]
Personaggio molto controverso, è spesso al centro di numerose polemiche per il suo carattere spavaldo,[2] ma il suo valore tecnico è universalmente riconosciuto: per due anni consecutivi, nel 2004 e 2005, è stato indicato come miglior allenatore del mondo dall'IFFHS, l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.[3]