«Portare nel sacerdozio l’esperienza precedente è un fattore positivo, soprattutto nel rapporto con la gente». Quella che don Giuseppe chiama «esperienza precedente» l’ha sentita sulla pelle tutta d’un fiato la mattina del 9 giugno 2002 quando ha celebrato la sua prima messa nella chiesa di Sant’Alfonso di corso Tassoni. Come un film proiettato al contrario ha rivisto tutta la sua vita. Dagli anni del liceo classico Cavour, al giorno della laurea in ingegneria meccanica al Politecnico. Per arrivare al matrimonio con Laura Capris, insegnante di lettere, nel 1973, i viaggi negli Stati Uniti, in tutta Europa, in Africa, in medio Oriente, i suoi colleghi di lavoro. Fino a dodici anni fa quando la moglie è morta improvvisamente di infarto è lui è rimasto solo.
«Ho attraversato una crisi profonda, terribile - dice il don -. Prima ho vissuto per me e per Laura, mi sono detto, adesso, visto che non ho figli, dedicherò tutto me stesso al Signore».