Le gole presentano, per loro natura, una morfologia articolata e complessa, a volte sono difficilmente raggiungibili. Per questi motivi, l’Uomo, pur conoscendone l’esistenza, si è ben guardato dall’addentrarsi in questi “orridi” troppo spesso, nell’immaginario popolare, frequentati da esseri mostruosi.
Percorrere una gola è un’attività appassionante, molto impegnativa, poiché richiede un notevole sforzo psicofisico e una permanenza prolungata in un ambiente con caratteristiche particolari.
E’ frequente durante una “gita” dover camminare su impervi sentieri, affrontare tratti scivolosissimi, superare frane o cercare la strada migliore tra ammassi labirintici di rocce enormi, passare attraverso grovigli di tronchi caduti e ammassati dalla corrente, arrampicare, saltare di sasso in sasso oppure in pozze profonde, nuotare anche in acque turbolente, scivolare lungo tratti di roccia (toboga), strisciare in stretti meandri.
Si devono eseguire manovre di corde, anche complesse e portarsi tutto il materiale necessario. Tutto questo si affronta in un ambiente che ti toglie molte energie per la presenza d’acque gelide o, secondo le zone, di gole torride. Per prevenire incidenti sono necessarie una costante concentrazione e un attenzione reciproca fra compagni.
Chi si avvicina a quest’attività deve essere un buon escursionista, in grado di leggere e interpretare bene una cartina o la relazione di un avvicinamento all’ingresso della forra.
Poiché può succedere di dover superare dei tratti arrampicando, è consigliabile, o meglio auspicabile, che chi scende una forra sappia superare con sufficiente disinvoltura difficoltà alpinistiche di 3 o 4 grado. Deve possedere una padronanza assoluta delle tecniche di discesa in corda doppia, di quelle di risalita, sia in grado di piantare spit e di attrezzare un armo.
Dovrebbe conoscere le tecniche di recupero del compagno su corda singola, essere in grado di armare delle teleferiche (talvolta necessarie per non finire sotto una cascata), sapersi organizzare un “sacco punta” (una specie di zaino usato dagli speleologi e dai torrentisti).
E’ indispensabile saper nuotare molto bene, perché non va assolutamente dimenticato che il torrentismo è uno sport acquatico e che ci si può trovare nella condizione di dover soccorrere un eventuale compagno infortunato in acqua.
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