L'esonero l'anno scorso
La nuova assunzione
Emiliano Mondonico (Rivolta d'Adda, 9 marzo 1947) è un allenatore di calcio e ex calciatore italiano.
Mondonico inizia a giocare nelle giovanili della Rivoltana, squadra dilettantistica del suo paese. Nel 1966 viene ingaggiato dalla Cremonese, con cui gioca una stagione in serie D e una in serie C. Nel 1968 approda in serie A, al Torino, dove resta per due stagioni (14 presenze e due gol). Nel 1970-71 scende di categoria, indossando la maglia del Monza (23 gare e 7 reti). Torna in A l'anno successivo, ma con la maglia dell'Atalanta gioca solo due partite. Chiude la carriera alla Cremonese, dove gioca per sette stagioni tra serie B e C.
Inizia la sua carriera da allenatore nel 1979, occupandosi per due stagioni delle giovanili della Cremonese. Nel corso del campionato di Serie B 1981/1982, gli viene affidata la prima squadra, alla guida della quale rimane fino alla stagione 1985-1986, ottenendo un undicesimo, un quarto e un nono posto nella serie cadetta (rispettivamente nelle stagioni 1981-1982, 1982-1983 e 1985-1986), una promozione in A (secondo posto in B nel 1983-1984), una retrocessione in B (sedicesimo posto nel campionato di Serie A 1984-1985). La stagione seguente passa al Como, col quale ottiene il nono posto in A.
Nella stagione 1987-1988 è allenatore dell'Atalanta, in B. Centra subito il quarto posto in campionato e la promozione in A, e fatto ancor più importante, guida la squadra bergamasca verso un'esaltante cavalcata in Coppa delle Coppe, che si concluderà in semifinale contro i belgi del Malines. Nelle due stagioni successive otterrà il sesto e il settimo piazzamento nella massima divisione, con la qualificazione alla Coppa UEFA.
A partire dalla stagione 1990-1991 e fino a quella 1993-1994 siede sulla panchina del Torino, in A. Con i granata ottiene i migliori risultati della sua carriera: è quinto nel 1990-1991, terzo la stagione seguente,con l'arrivo alla Finale di Coppa Uefa, sfortunatamente persa a beneficio delll'Ajax; poi settimo nel 1992-1993 e ottavo nel 1993-1994. Sempre nella stagione 1992-1993, conquista la Coppa Italia.
Torna all'Atalanta nel 1994-1995, per quattro stagioni, arrivando subito al quarto posto del campionato di B e conseguendo la promozione in A, dove ottiene un quattordicesimo e un decimo posto (1995-1996 e 1996-1997), e raggiunge anche la finale della Coppa Italia 1995-1996. Il sedicesimo posto nel campionato 1997-1998 gli costa un'altra retrocessione in B.
Nel 1998-1999 torna alla guida del Torino, stavolta in B, ottenendo il secondo posto e la promozione in Serie A, dove ottiene, nella stagione seguente, un quindicesimo posto e un'altra retrocessione.
Ancora nel 2000-2001 subentra in corso di campionato alla guida del Napoli, in Serie A, non riuscendo tuttavia a scongiurarne la retrocessione (sedicesimo posto).
Nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003 è protagonista di una singolare vicenda: chiamato a subentrare a Luigi De Rosa sulla panchina del Cosenza, viene esonerato prima della fine del torneo; la stagione seguente è di nuovo chiamato dalla società calabrese in corso di campionato e di nuovo viene esonerato prima della fine.
Nel 2003-2004 viene chiamato a sostituire Alberto Cavasin sulla panchina della Fiorentina (sua dichiarata squadra del cuore), nel campionato cadetto. Arriva a conquistare il sesto posto in campionato e la promozione in A, a seguito dello spareggio col Perugia. Nel massimo campionato rimane alla guida dei viola fino alla settima giornata: viene infatti esonerato dopo alcune dichiarazioni non condivise dalla società e sostituito da Sergio Buso.
Dopo oltre un anno di inattività, durante il quale partecipa come opinionista in TV a diverse trasmissioni sportive, il 29 gennaio 2006 viene chiamato dall'Albinoleffe, in Serie B, a sostituire l'allenatore Vincenzo Esposito, con cui riesce a centrare la salvezza (ottenuta ai playout contro l'Avellino); l'anno successivo, il 2006-2007 il suo AlbinoLeffe disputa un'ottima stagione, conclusa al decimo posto.
Nella stagione 2007-2008 è sceso in serie C1 per allenare la Cremonese del presidente Arvedi con ambizioni di promozione in serie B. Arriva fino in finale playoff per la promozione ma, dopo aver vinto in trasferta la gara di andata, perde rovinosamente quella di ritorno 3-1 contro il Cittadella, vanificando una buona stagione e non venendo confermato per la stagione successiva. Il suo successore sulla panchina grigiorossa Ivo Iaconi, dopo un inizio poco esaltante, 17 dicembre 2008 si dimette e la Società decide di richiamare Mondonico alla guida dei cremonesi.
- 5 Promozioni dalla Serie B alla Serie A, (unico in Italia a vantare tale primato).
- 1 Coppa Italia (con il Torino)