Qualche sera fa, sul palco di Maison Musique, a Rivoli (TO), durante la serata Cinquant’anni di Cantacronache, Fausto Amodei, a chi gli parlava dell’attualità delle canzoni dei Cantacronache, ha risposto che non è affatto un buon segno che siano così attuali, perchè significa che le cose che venivano criticate allora, sul finire degli anni ‘50, vanno ancora allo stesso modo, anzi, secondo lui, anche peggio.
Non vorrei sbagliarmi, ma il senso della serata, e il clima stesso dell’evento, è stato un po’ tutto informato da questo sentire: abbiamo riascoltato le canzoni di allora, ne abbiamo sentite di nuove, e la cronaca cantata è sempre quella: lavoro alienante, pericoloso, precario, sfruttamento, guerre, fatica di vivere, ingiustizie, repressione