È stato in assoluto uno dei concorrenti più popolari del fortunato gioco a
premi: oltre a vincerne la finalissima, ha attirato l'attenzione soprattutto con
il suo personaggio di inguaribile esteta dai gusti raffinati e dal fornitissimo
guardaroba, distaccato dalla realtà e con la battuta sempre pronta.
Chiusa la parentesi televisiva, ha continuato a vivere all'insegna della più
completa libertà ("Vivo libero e
alla giornata, seguendo interessi puramente ideali"), dedicandosi in particolare
ai problemi dello spirito, dell'occulto e della vita dopo la morte.
È diventato direttore di alcuni centri culturali (Centro
Studi Don Sturzo, Circolo
dei Ciclopi) e ha partecipato a svariati convegni e manifestazioni in cui
spesso era richiesto più per la sua popolarità televisiva che per la sua
competenza di studioso; è inoltre stato ospite di numerose rassegne
gastronomiche, costruendosi una fama di esperto del gusto, ma in realtà affermando che
quello era l'unico modo in cui gli riusciva di... mangiare.
Questo originale professoretorinese senza fissa dimora è
stato scelto da Piero Chiambretti come
"figura storica" della TV per il programmaProve
tecniche di trasmissione (1989); nel 1995, ormai ultrasettantenne, è
apparso ancora in gran forma in un altro programma chiambrettiano, Il
laureato, dove ha tenuto brillantemente testa alle battute del comico
dimostrandosi ancora una volta campione di una raffinata e tutta italiana "arte
di arrangiarsi".