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    Camilleri su Gramsci e Pirandello  (1603 Click)
    Lectio magistralisall'Università di Chieti: Gramsci, Pirandello e un lapsus rivelatore
    22/08/2009
    nanus_09
    Cultura
     

    Andrea Camilleri tiene la sua lectio magistralis in occasione del conferimento dalla laura Honoris Causa da Parte dell'Università di Chieti.

    Partendo dalle recensioni dello spettatore, e critico de l' "Avanti", Antonio Gramsci, di Cosi è (se vi pare) e Liolà , Andrea Camilleri demolisce la critica di Benedetto Croce e riconosce a Gramsci le intuizioni  sull'opera del letterato agrigentino.

    Il testo della Lectio e e il video sono consultabili al link sottostante

    (dal testo di Camilleri)

    Aggiunge Gramsci: In Pirandello abbiamo uno scrittore “siciliano”, che riesce a concepire la vita paesana in termini “dialettali”, folcloristici /…/ che nello stesso tempo è uno scrittore “italiano” e uno scrittore “europeo”. E in Pirandello abbiamo di più, la coscienza critica di essere nello stesso tempo siciliano, italiano ed europeo, ed è in ciò la debolezza artistica del Pirandello, accanto al suo grande significato “culturale”/…/ Questa contraddizione, che è intima nel Pirandello, ha esplicitamente avuto espressione in qualche suo lavoro narrativo (in una lunga novella, mi pare “Il Turno”, si rappresenta l’incontro tra una donna siciliana e un marinaio scandinavo, tra due “province” così lontane storicamente).

     

    In un'altra Lectio Magistralis, all'Università dell'Aquila, Andrea Camileri ha tenuto la prolusione "La Religiosità di Provenzano"




     
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