Gambarotta legge e interpreta “Una giovinezza inventata” di Lalla Romano
Venerdì 2 ottobre alle ore 17 presso Palazzo Borelli a Demonte. L’ingresso è libero
Venerdì 2 ottobre alle ore 17, presso la sala conferenze dello “Spazio Lalla Romano” di Palazzo Borelli a Demonte, all’interno della rassegna “Per incontrare Lalla” a cura di Giovanni Tesio, secondo appuntamento del ciclo di incontri “Scrittori che leggono l’opera”: Bruno Gambarotta leggerà alcuni brani de “Una giovinezza inventata” di Lalla Romano. L’ingresso è libero. Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde 800-329329.
“Dopo il fortunato incontro con Margherita Oggero – spiega Giovanni Tesio -, Bruno Gambarotta, a torto conosciuto soprattutto come uomo di intrattenimento, affronterà il romanzo più petroso (ossia ispido e malinconico) di Lalla Romano. ‘Una giovinezza inventata’, infatti, è la storia dell’apprendistato universitario e sentimentale della scrittrice nella Torino degli anni venti”.
Bruno Gambarotta è nato ad Asti nel 1937. Programmista, regista e direttore dei programmi Rai, le sue doti di intrattenitore e comico sono venute alla luce grazie a Celentano e al suo “Fantastico” del 1987. Comincia così la sua carriera di conduttore televisivo e radiofonico (“Fantastico ‘87”, “Lascia o raddoppia”, “Tempo reale”, ect.). è attore con Fabio Fazio in un sceneggiato televisivo su Rai Due, trasmesso nel dicembre 1997. È autore e attore di cabaret, collabora a diversi giornali, tra cui “L’Unità”, “La Stampa”, “Repubblica”, “Comix”. Tiene una rubrica fissa su “Torino Sette”. È autore di vari romanzi di genere giallo-ironico, e con “La nipote scomoda” ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Vive a Torino.
“Una giovinezza inventata” va intesa nell'accezione di incantata, vissuta con la fantasia: dolorosa nell'impatto col compromesso imposto dall'esistenza al quale l'essere autentico si ribella. La verità, chiara nella limpidezza della terza età, traspare lungo il ritratto da giovane della scrittrice, soprattutto nelle interpolazioni: lettere, appunti, confessioni, addirittura un abbozzo di romanzo. La vita della giovane borghese tra gli studi, la malinconia, l'amore, i disagi e le difficoltà legate alla condizione femminile, si definisce qui come il risultato di un'elaborazione mentale.
Il ciclo di incontri “Scrittori che leggono l’opera” si conclude venerdì 16 ottobre con Andrea Bajani, giovane narratore cuneese che ha già dato prova di un talento non comune. Lo scrittore si misurerà con uno dei libri più drammatici e misteriosi di Lalla Romano “Le parole tra noi leggere”, nel quale la scrittrice narra, sul filo di un’affinità controversa e a suo modo spietata, le difficoltà, le rivelazioni, le contratture, il segreto di un incontro tra madre e figlio.