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    Aspettando Milan - Napoli  (948 Click)
    Il riepolgo della 27° giornata di Serie A
    28/02/2011
    thedog
     

    La domenica che mette in scena la 27esima giornata del campionato italiano ha consolidato le solite certezze e regalato qualche piccola sorpresa,ha visto un allenatore esonerato (Rossi) ed uno che si è salvato sul filo di lana (Marino),ha mostrato la debolezza strutturale di alcune squadre (le romane su tutte,anche se i  due discorsi sulle compagini capitoline sono molto diversi fra loro) ed ha premiato il calcio champagne e/o la personalità di altre,ha riconsegnato un appuntamento con la storia,ha ulteriormente delimitato i confini entro i quali ciascuna squadra si dovrà muovere da qui al 22 maggio,ci ha fatto esultare e deprimere.
    Insomma,la solita domenica bestiale.

    La solita domenica bestiale a cui spesso sono costretti ad assistere,negli ultimi tempi,i tifosi della Juventus,che si ferma nuovamente,questa volta all'Olimpico e sotto i colpi del Bologna,guidato dal solito,scatenatissimo Marco Di Vaio,che dopo i due gol alla Lazio,punisce ancora e sempre con una doppietta una sua ex,porta a 16 le sue realizzazioni complessive in questo campionato,e permette il colpaccio degli emiliani a Torino:non succedeva dal dicembre 1980. I tifosi rossoblu esultano quindi per un risultato atteso per ben trentuno anni che porta momentaneamente la loro squadra lontana dalla zona calda,a 35 punti,degno coronamento di un grande lavoro di Malesani e soci,soprattutto in un'annata cosi travagliata per il Bologna. Per i bianconeri,gli stessi interrogativi di tutta una stagione,fortemente compromessa dai risultati ottenuti dopo la sosta natalizia (sei sconfitte, un pareggio e tre vittorie nelle ultime dieci giornate) e dai dubbi sull'amministrazione,tecnica e dirigenziale,che con Delneri in panchina,Andrea Agnelli alla presidenza e Marotta dietro le quinte si proponeva di riportare al vertice una squadra che rischia fortemente,dopo l'anno scorso,un altro campionato molto simile ad un limbo.
    All'altro Olimpico,quello di Roma,cambia poco:anche qui il copione sembra scritto da inizio anno,per una Roma che subisce la nona rimonta stagionale fra campionatto e coppe,invertendo dunque il trend che l'aveva contraddistinta la stagione scorsa;dai ribaltoni "rituali" che avevano portato ad una clamorosa cavalcata sull'Inter,si è passati all'incapacità di gestire partite che sembrano essere messe in ghiaccio:dopo la rimonta pazzesca subita a Genova sette giorni fa,stavolta è il Parma a compiere l'impresa,pareggiando un match in cui i giallorossi,senza eccessivi patemi,si erano portati in vantaggio di due reti,opera del capitano Totti (gol in serie A numero 197,ed ora i gol che lo separano da Baggio sono solo otto) e di Juan,entrambi nel primo tempo.La differenza fra la Roma della prima metà di gioco e quella della ripresa è Pizarro:tolto il cileno (fischiatissimo ieri),uscito per infortunio,la manovra si è spenta ed il cervello della squadra ha smesso di funzionare,si è abbassato un baricentro mantenuto molto alto durante il primo tempo,i reparti si sono allungati.Il solito sgretolamento fisico negli ultimi trenta minuti e la qualità degli uomini d'attacco parmensi hanno fatto il resto:in cinque minuti la doppietta di Amauri (splendido il primo gol di tacco in anticipo sullo stesso Juan) ha rimesso le cose a posto per i gialloblu,reduci da un periodo non felicissmo in campionato,ed ha salvato la panchina di Pasquale Marino.
    Panchina che salta invece per Delio Rossi:a Palermo abbiamo assistito ad una prestazione stellare da parte dell'Udinese,che si conferma la squadra del momento,alla piena ricerca dell'Europa che conta,che non si concretizza dai tempi di Luciano Spalletti.
    L'incontro è sembrato un vero e proprio passaggio di consegne fra quella che era stata indicata come la squadra rivelazione del girone di andata,il Palermo,e chi quel girone di andata lo aveva iniziato con quattro sconfitte consecutive,e che ancora oggi si domanda dove potrebbe essere con almeno la metà di quei dodici punti.Eccezionale davvero la prova di Sanchez e Di Natale,che firmano un risultato tennistico con rispettivamente quattro e tre gol a testa:il finale è un impietoso 0-7.
    Rosanero che confermano il periodo di crisi,culminato appunto con l'esonero del mister riminese,e l'approdo sulla panchina di Serse Cosmi.
    Direttamente legata alla vittoria dei friulani è il risultato di Cagliari,dove i padroni di casa,in una partita con poche occasioni ed ancora meno emozioni si impongono sulla quarta forza del campionato,la Lazio,grazie ad un'autorete di Dias nel finale di primo tempo. Zona Champions che si racchiude ora in cinque punti,dai 48 dei biancocelesti ai 43 dei rivali cittadini,passando per i 47 dell'Udinese.
    Continuano a vedersela male le genovesi: il Genoa,nell'anticipo domenicale di mezzogiorno e mezza,passa in vantaggio con Floro Flores,per poi uscire sconfitto dal Massimino per i gol di Maxi Lopez prima e Bergessio poi,che consegnano i tre punti al Catania.Gli etnei si portano dunque a due punti dall'altra squadra della lanterna,la Samp,sconfitta nel posticipo serale dall'Inter,che grazie alle reti di Eto'o e di uno Sneijder sempre più leader e già al terzo gol dopo il suo rientro ribadisce di essere sempre più l'anti-Milan e,secondo il mio parere,la principale candidata alla conquista del tricolore.
    Chiudono il programma le tre partite che riguardavano più da vicino le zone medio-basse della classifica:delicatissimo lo scontro fra Brescia e Lecce in scena al Rigamonti. I salentini sono in un buon momento,e lo confermano pareggiando una partita (gol di Corvia e Munari) che li vedeva in svantaggio di due reti,messe a segno dai padroni di casa nell'arco di cinque minuti nel primo tempo,con Caracciolo e Zoboli:sono questi i punti,quegli degli scontri diretti,che faranno la differenza a fine stagione. Tre punti pesanti sono quelli che al Manuzzi raccoglie il Cesena ai danni del Chievo,in pieno recupero e su calcio di rigore:i bianconeri,anche grazie al risultato del Rigamonti,si portano al terzultimo posto,a tre punti dal Parma.
    Il fanalino di coda,oramai praticamente spacciato,rimane il Bari,che in casa guadagna un solo punto contro la Fiorentina,altra squadra reduce da un campionato tutt'altro che memorabile:per i galletti si trattava forse dell'ultima chiamata. Ora,a sedici punti,il distacco con la zona salvezza sembra difficilmente colmabile.
    E stasera,a San Siro,dire che la partita è decisiva è un eufemismo:bisogna aspettarsi di tutto,da questa domenica bestiale che si conclude di lunedì sera.




     
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    UtenteData/OraCommento
    Utente non registrato01/03/2011
    11.42.52
    voglio inaugurare i commenti :) w the dog e il primo articolo su qs blog ! ciao nanus
    Utente non registrato02/03/2011
    13.32.47
    mi tocca esse il secondo a commentare ;-))) grande the dog !!! speriamo in domeniche migliori... ivo


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